HP è stato uno dei primi big del settore, in occasione dello scorso CES di Las Vegas, a mostrare uno smartbook, vale a dire un netbook a basso costo basato su una CPU ARM. Se all’epoca HP fu parca di dettagli, rivelando soltanto che il suo nuovo pargolo aveva uno schermo touch screen da 10,1 pollici e faceva girare Android, negli scorsi giorni l’azienda ha dedicato al Compaq AirLife 100 – questo il nome dello smartbook – una pagina web .
Dal sito di HP si apprende che l’AirLife 100 utilizzerà il system-on-chip Qualcomm Snapdragon QSD8250 a 1 GHz, lo stesso adottato anche da Lenovo per il suo Skylight , e sarà equipaggiato con 512 MB di RAM, 512 MB di memoria flash e un disco a stato solido da 16 GB. Come si può osservare, la configurazione hardware di base è identica a quella del Nexus One di Google e simile a quella di altri recenti smartphone Android.
Come ogni smartbook che si rispetti, anche quello di HP include un modulo WiFi, un modem 3G e uno slot per schede SD. La batteria come precedentemente dichiarato da HP dovrebbe garantire un’autonomia massima di 12 ore in stato di operatività e 10 giorni in modalità standby.
Le specifiche confermano infine la presenza di una tastiera QWERTY quasi full-size (92 per cento) e di un display LCD TFT da 1024×600 pixel con tecnologia touch screen di tipo resistivo.
Come detto il sistema operativo è Android, e include molte delle tipiche applicazioni che già si trovano sugli smartphone basati sulla stessa piattaforma open source: client email, agenda, registratore video e audio, player multimediale e browser web. Presenti anche i software commerciali RoadSync Exchange (che sincronizza messaggi, contatti e appuntamenti con Microsoft Exchange), la suite per l’ufficio Quickoffice (compatibile con i file di Word, Excel, PowerPoint e PDF) e il software per la navigazione satellitare NDrive.
HP non ha ancora rivelato la data di lancio del suo Compaq AirLife 100, ma il fatto che ne abbia approntato la pagina ufficiale sembra suggerire che la sua commercializzazione sia ormai imminente.
Alessandro Del Rosso