L’ultimo trimestre finanziario dell’Hewlett-Packard (HP) ha battuto le aspettative degli analisti arrivando ad un fatturato di 27,59 miliardi di dollari . Nel dettaglio , nel terzo periodo fiscale HP ha segnato un guadagno di 89 centesimi ad azione ; la precedente trimestrale aveva chiuso con un fatturato di 27,3 miliardi di dollari, in leggero calo rispetto all’anno precedente, ed era arrivato anche l’annuncio del taglio di migliaia di posti di lavoro, tra gli 11 ed i 16mila in più rispetto ai 34mila lavoratori a cui aveva già annunciato di dover rinunciare l’azienda. Un ridimensionamento totale pari al 5 per cento della forza lavoro.
Proprio questa ristrutturazione interna, insieme alla nuova strategia basata sui settori a margine di guadagno più alto, hanno fatto tornare le performance di HP sul cammino della crescita e contribuito ad interrompere “la maledizione di agosto” che aveva visto negli ultimi anni le azioni dell’azienda segnare in media un meno 15 per cento.
Nel dettaglio le vendite dei notebook di HP sono cresciute del 18 per cento rispetto all’anno precedente, un numero superiore alla media delle vendite del settore. Oltre a questo, HP ha segnato un più 9 per cento della vendita di server, ma un calo di quattro punti percentuali delle stampanti, che hanno subito in particolare il mancato impegno sul fronte delle stampanti 3D; in calo anche il settore dei servizi alle imprese che passa (nonostante l’aumento dei profitti marginali) da un fatturato di 6 miliardi a 5,5 miliardi totali.
Tutto ciò considerato, il CEO Meg Whitman può permettersi di guardare con ottimismo al futuro e di parlare della possibilità di guadagnare nuove fette del mercato dei PC . Più moderate restano le aspettative degli analisti: si attendono 110 miliardi di vendite per la conclusione dell’anno fiscale, che significherebbero un fatturato sostanzialmente in linea con quello degli anni passati.
Claudio Tamburrino