Hewlett-Packard Company, la storica multinazionale fondata nel 1939 a Palo Alto, in California, vuole rivoluzionare il mercato della stampa digitale con dispositivi al passo coi tempi completamente orientati alla connettività e all’accesso ubiquo . Le nuove stampanti HP saranno molto simili esteticamente alle precedenti, ma diversamente dal solito permetteranno agli utenti di spedire via posta elettronica i documenti o le immagini da fissare su carta.
L’interesse della vicenda stà tutto nei numeri del business delle stampanti di HP, la quale nonostante la sua vasta platea di offerte, servizi e prodotti ottiene una gran parte dei profitti proprio dal mercato della stampa, le ricariche di inchiostro e dispositivi connessi.
Le stampanti HP in via di commercializzazione – tre delle quali presentate di recente – saranno dotate di connettività alla rete e indirizzo e-mail, e all’utente dovrebbe essere sufficiente inviare il documento o la fotografia da trasferire su carta ovunque si trovi (magari da un OS per smartphone come Android o iPhone) per essere sicuro di trovare il risultato stampato una volta tornato a casa.
D’altronde HP aveva già anticipato l’implementazione delle nuove funzionalità di “cloud printing” all’interno delle sue stampanti assieme all’integrazione di WebOS, e recentemente la società ha ribadito la volontà di adottare (e adattare) il piccolo sistema operativo mobile creato da Palm all’interno di un ecosistema di dispositivi in comunicazione tra loro anche se molti diversi l’uno dall’altro.
A dispetto di questa conclamata volontà, a ogni modo, le prime tre stampanti “always-on” presentate da HP – in uscita da luglio a settembre al prezzo di 99, 149 e 199 dollari – non sono basate su WebOS . Il sistema di Palm verrà inglobato nelle stampanti in maniera graduale ancorché inesorabile , promette HP.
Significativa infine la presenza, accanto al management di HP, dei dirigenti di Google sul palco della presentazione delle suddette stampanti. Sundar Pichai, vice-presidente della gestione di prodotto per Google, ha sostenuto come le funzionalità di stampa remota di HP risultino complementari a quelle già annunciate di CloudPrint . In ogni caso entrambe le soluzioni sono votate allo stesso scopo, vale a dire liberare l’utente dal giogo dei driver di periferica e permettere l’impiego delle stampanti domestiche (per chi ancora le usa) da qualsiasi dispositivo digitale connesso che si abbia a disposizione.
Alfonso Maruccia