La sentenza dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato contro HP è di fine 2020 (ne avevamo parlato qui). Come segnalatoci da un nostro lettore, la conseguenza più evidente della sentenza di tre mesi fa si concretizza ora sulla homepage del sito ufficiale HP, ove una finestra in sovraimpressione informa gli utenti di quanto accaduto.
L’AGCM sulla homepage HP
Per assicurarsi che il problema non passasse inosservato, poiché proprio l’informazione è il primo modo per tutelare i consumatori, l’AGCM aveva infatti imposto ad HP piena pubblicità della sentenza e così è avvenuto. La homepage è coperta dall’avviso dell’Antitrust in forte evidenza, con testo che recita quanto segue:
Le società HP Inc. e HP Italy Srl (congiuntamente HP):
1. hanno indotto consumatori e microimprese ad acquistare stampanti a marchio HP e ad effettuare aggiornamenti del firmware in esse installato, omettendo di informarli sulle limitazioni ivi presenti circa l’utilizzo di cartucce di inchiostro/toner non originali e fornendo informazioni omissive e ingannevoli riguardo alla qualità delle ricariche di inchiostro non originali, tali da indurre a ritenere di non poter utilizzare o di dover sostituire le cartucce non originali a causa di carenze o difetti di queste ultime, invece che a causa delle limitazioni introdotte mediante apposite istruzioni contenute nel firmware delle stampanti;
2. hanno impartito, tramite il firmware e all’insaputa dei propri clienti, istruzioni in base alle quale le stampanti registrano i dati di funzionamento – relativi alle cartucce utilizzate, originali o non – e li inviano ad un archivio che HP sfrutta per la formulazione delle proprie strategie commerciali e, per le stampanti HP che hanno utilizzato cartucce non originali, hanno negato la garanzia e rifiutato di attestare il nesso causale fra il malfunzionamento della stampante e l’utilizzo di garanzia legale di conformità da parte dei venditori.
L’avviso ricorda inoltre come i due comportamenti siano stati accertati rispettivamente in violazione degli artt. 20, 21 e 22 del Codice del Consumo (1) e gli artt. 20, 24 e 25 del Codice del Consumo (2).
Un click su “ho letto, chiudere la schermata” non farà più comparire l’informativa poiché l’obiettivo è raggiunto: raggiungere l’utente e renderlo edotto di quanto accaduto, affinché la conoscenza possa essere un’arma di difesa e uno strumento coercitivo nei confronti delle aziende.