La costosissima acquisizione di EDS, quasi 14 miliardi di dollari di spesa, e la necessità di competere in particolare con IBM sui servizi informatici sono le due ragioni che vengono addotte per la decisione di Hewlett-Packard di liberarsi di migliaia di lavoratori.
In particolare, l’azienda ha in queste ore confermato che gli esuberi ammontano a quota 24.600, un numero legato anche alla sovrapposizione di alcune divisioni HP/EDS, una sovrapposizione da tempo prevista dagli analisti.
La metà dei tagli colpirà lavoratori statunitensi e sarà orientata in particolare a molti dipendenti EDS: nel complesso HP si libererà del 7,7 per cento della sua forza lavoro nel Mondo, oggi a quota 320mila unità.
Mark Hurd, CEO di HP che nel 2005 aveva già tagliato 15mila posti di lavoro, ha spiegato di ritenere che “la migliore struttura dei costi è collegata direttamente alla nostra capacità di produrre economie di scala e crescere”.