Salito sul podio per incontrare gli analisti all’ultimo meeting finanziario, il CEO di HP Meg Whitman ha ostentato una certa sicurezza sul futuro dell’azienda di Palo Alto, che entro il 2016 intende guidare l’intera industria delle soluzioni informatiche. Con il supporto dei consumatori, Hewlett-Packard è sicura di risalire la china sul mercato globale dei PC, potendo già vantare un pur lento tasso di crescita – 1,5 per cento secondo la società d’analisi Gartner – nel terzo trimestre del 2013.
Le azioni di HP sono in rialzo del 6 per cento, e per l’anno fiscale 2014 è previsto un valore di EPS (utili per azione) tra i 3,55 e i 3,75 dollari, in linea con quanto stimato dagli analisti a Wall Street. Il colosso statunitense prevede una fase di stabilizzazione del fatturato a partire dal prossimo novembre, prima di accelerare nel corso del 2015. Il ritorno per gli azionisti di HP dovrebbe infine assestarsi intorno al 50 per cento del flusso di cassa tra 6 e 6,5 miliardi di dollari .
Nelle dichiarazioni di Whitman agli analisti, HP si adatterà ai cambiamenti del mercato dopo l’amicizia con Microsoft, ora trasformatasi in un agguerrito competitor nei settori hardware e servizi. A partire dalla produzione dei tablet Surface, la Grande M non può più essere considerata un partner prezioso per la distribuzione delle sole soluzioni software basate su Windows. HP deve ammettere che le tavolette Windows 8 non possono più essere prese alla leggera.
Le ultime indiscrezioni dal quartier generale di Redmond ipotizzano la definitiva scelta del sostituto dell’ormai ex-CEO Steve Ballmer entro la fine di quest’anno. Dopo il rifiuto del CEO di eBay John Donahoe, il Consiglio d’Amministrazione di Microsoft ha richiesto i consigli dell’ex-dirigente di Cisco Charles Giancarlo, mentre restano in piedi le candidature di Alan Mulally (Ford) e Stephen Elop (ex-Nokia).
Mauro Vecchio