L’alta velocità di download è uno dei vantaggi principali del network BitTorrent, e per alcuni “heavy user” può persino rappresentare una sorta di droga dalla cui assunzione è difficile staccarsi con tutte le conseguenze che la cosa comporta sull’incremento del traffico di rete – locale e non. Partendo da questi presupposti, Hewlett-Packard ha implementato una nuova caratteristica per il suo sistema di sicurezza Tipping Point .
TP è basato sul concetto di “vaccino digitale”, termine coniato e registrato da HP stessa e a cui ora va appunto ad aggiungersi Application Digital Vaccine . Con ADV gli amministratori IT sono in grado di “gestire e controllare le applicazioni e l’uso della banda di rete in tutta l’azienda”, spiega HP. Funzionando sulla base di filtri preimpostati, i vaccini digitali ADV sono in grado di creare policy estese (come ad esempio il blocco di tutto il traffico P2P) o più granulari (“blocca l’upload di video su YouTube”).
Condivisione sulle maggiori reti di P2P, social networking, instant messaging, email, streaming audiovisivo, gaming online, niente pare sfuggire all’efficacia proattiva dei vaccini digitali di HP. La raffinatezza di ADV arriva al punto da poter stabilire che gli impiegati possano accedere liberamente a Facebook, ma non alle funzionalità di messaggistica e chat integrate nel social network più popolare.
Passando dalla teoria alla pratica, l’accoppiata TP+ADV ha già dato prova di quanto possa essere efficace nel debellare l’uso e l’abuso di certe applicazioni di rete antipatiche agli amministratori IT: nella britannica University of Leeds il traffico BitTorrent è stato quasi azzerato, riporta TorrentFreak , eliminando nel contempo il fenomeno delle lettere minatorie inviate dall’industria dei contenuti per (presunte) violazioni di copyright da parte degli studenti.
Alfonso Maruccia