Fondata all’inizio del 2017 da ingegneri con esperienze passate in Cisco, Dropbox, Google, Netflix, Salesforce e Twilio, nonché legata a doppio filo ai progetti open source SPIFFE (Secure Production Identity Framework for Everyone) e SPIRE (SPIFFE Runtime Environment), la startup Scytale è la nuova acquisizione di Hewlett Packard Enterprise.
HPE annuncia l’acquisizione di Scytale
Un team specializzato nello sviluppo di soluzioni per l’autenticazione destinate al cloud e alle infrastrutture on-premise, in particolare per gestire l’interscambio di dati tra diverse applicazioni in modo sicuro. L’entità dell’investimento economico messo sul piatto per portare a termine con successo l’operazione non è stato reso noto. Si sa invece che in passato Scytale ha raccolto circa 8 milioni di dollari da investitori come Bessemer Venture Partners.
Più che l’interesse nei confronti della tecnologia già messa a punto da Scytale, a muovere HPE verso l’acquisizione sembrano essere stati i suoi talenti. Ecco quanto si legge nel comunicato ufficiale (ne riportiamo un estratto in forma tradotta).
Vediamo molte opportunità legate all’impiego di SPIFFE e SPIRE nel portfolio HPE e crediamo che una tecnologia di identità crittografica allo stato dell’arte giocherà un ruolo fondamentale nella trasformazione digitale delle realtà enterprise così come nell’approccio delle soluzioni cloud e nel processo di migrazione.
Tra coloro che fino ad oggi hanno contribuito al miglioramento delle soluzioni attraverso un approccio di tipo open source figurano nomi del calibro di Bloomberg LP, Uber Technologies e Pinterest.