Con lo schermo spento sono identici, indistinguibili: con lo schermo accesso è ovviamente tutta un’altra storia. HTC ha lanciato negli USA ( per ora in esclusiva con Verizon , in futuro disponibile con altri operatori ) una nuova versione del suo smartphone di punta, il One M8, equipaggiato questa volta con Windows Phone 8.1 . La possibilità per l’azienda taiwanese di offrire un’alternativa in più agli operatori e ai consumatori, l’occasione per Redmond di avere nella propria scuderia uno dei terminali migliori in circolazione.
Tecnicamente tra l’M8 Android visto fino a oggi e il nuovo Windows Phone non cambia nulla: grazie agli aggiornamenti contenuti nella versione 8.1, l’OS Microsoft è diventato compatibile con un maggior numero di chip e chipset e dunque è possibile per gli OEM immaginare di convertire un prodotto Android esistente in un suo omologo Windows Phone. Questo equivale a dire che, senza costi aggiuntivi significativi, si può immettere un nuovo modello sul mercato in tempi brevi: un grosso vantaggio soprattutto per Microsoft, che in questo modo amplia in modo considerevole il bacino potenziale di partner e utenti raggiungibili dal suo sistema.
La differenza principale tra il nuovo e il vecchio One è costituita ovviamente dall’interfaccia: mentre su Android HTC installa la propria Sense, completa di Blinkfeed, per personalizzare l’esperienza d’uso, lo stesso non è possibile su Windows Phone. Questo significa che Blinkfeed è soltanto un’app, del tutto analoga alla versione Android, ma da lanciare a partire da una delle piastrelle dell’interfaccia: in compenso ci si guadagna Cortana, l’assistente personale (beta) di Microsoft, e si mantiene inalterata la funzione di scatto intelligente con la macchina fotografica grazie al doppio sensore posteriore (ma il sensore principale resta quello da 4 megapixel con pixel maggiorati che non soddisfa tutti i palati ).
Sulla carta, quindi, il nuovo HTC One M8 per Windows è uno dei migliori smartphone in circolazione, forse anche il migliore in assoluto tra quelli equipaggiati con Windows Phone. Resta da vedere se gli utenti risponderanno positivamente a questo tipo di novità, e se Microsoft riuscirà a rendere solido il proprio business: l’acquisto di Nokia è stata una mossa azzardata, e solo nei prossimi mesi (o anni) si capirà se questa mossa sarà in grado di ripagare l’esborso miliardario affrontato. La migliore chance per Redmond è quella di puntare a rafforzare il proprio ruolo di terzo ecosistema , garantendosi una presenza significativa (pur lontana in termini percentuali dallo strapotere Android e dal robusto market share di iOS) tale da giustificare la sua rilevanza e la capacità di attirare l’interesse degli sviluppatori. Sulla carta Windows Phone 8.1 ha colmato quasi tutta la distanza tecnica che lo separava dalla concorrenza, ora ci sono anche buone prospettive per i terminali e le app fondamentali sono tutte presenti nel marketplace: non resta che aspettare e vedere se questa mossa basterà a rilanciare le vendite.
Luca Annunziata