HTC, il visore Vive è senza fili

HTC, il visore Vive è senza fili

Si chiama TPCast il nuovo upgrade per il visore VR dell'azienda taiwanese che permetterà di usarlo in modalità wireless, ma con latenza zero. Oculus non resta a guardare e spinge sulla stessa direzione
Si chiama TPCast il nuovo upgrade per il visore VR dell'azienda taiwanese che permetterà di usarlo in modalità wireless, ma con latenza zero. Oculus non resta a guardare e spinge sulla stessa direzione

HTC ha annunciato il lancio di un nuovo dispositivo per il suo visore di realtà virtuale Vive. Sviluppato da una startup all’interno del programma ” Vive X Accelerator “, permette il collegamento wireless eliminando i cavi superflui. Il TPCast , questo il nome del device, è in grado di gestire il flusso dati evitando ritardi. Alvin W. Graylin, responsabile di Vive in Cina conferma: “Non ci sono differenze sostanziali in termini di latenza quando si usa TPCast. Anche la vita della batteria non è un problema: può fornire energia per un’ora e mezza.

tpcast

Si tratta della dimostrazione che l’azienda taiwanese sta continuando a investire sullo sviluppo di uno degli apparecchi con maggiori prospettive di crescita (a fronte invece di un’impasse per quanto riguarda il settore smartphone), seppur orientato ancora a una nicchia di mercato. Secondo le stime, da aprile (periodo del lancio del Vive) all’estate scorsa sarebbero stati venduti poco più di 100mila dispositivi .


Il TPCast è preordinabile online (sul sito cinese di HTC ) e verrà consegnato nel primo trimestre del 2017 a un prezzo di circa 200 euro (1500 Yuan). Si tratta solo del primo dei tanti ” accessori di contorno ” a cui HTC sta lavorando. Lo sviluppo per la verità è affidato, come visto, a terze parti. HTC ha investito più di 100 milioni di dollari nelle startup coinvolte sui vari progetti. A dimostrazione che l’azienda crede molto nella realtà virtuale.

Le potenzialità sono effettivamente numerose. E non sono limitate al mondo videoludico. HTC ha già stretto accordi con Alibaba , il gigante delle vendite online cinese. Zhuoran Zhuang, responsabile dei programmi VR in Alibaba, conferma : “È stato un piacere lavorare con il leader del mercato VR, HTC Vive su più progetti. Stiamo costantemente facendo esplorazioni sulla prossima generazione di shopping experience attraverso tecnologie innovative e ci aspettiamo una forte collaborazione con i nostri partner per fornire un’esperienza di commercio elettronico ancora più coinvolgente”.

Le altre aziende non stanno ovviamente a guardare. Oculus (produttrice di Rift) si è mossa su più direzioni. Innanzitutto sta facendo in modo che il suo visore sia utilizzabile impegnando minori risorse hardware , e per farlo è stato introdotta la tecnologia Asynchronous Spacewarp in grado di “ammorbidire” il frame rate dimezzando il tempo di elaborazione di CPU e GPU e rendendo la visione più fluida. Già in precedenza Oculus aveva lavorato duramente per introdurre meccanismi di Asynchronous Timewarp in questo caso volti a limitare automaticamente la latenza e migliorare l’esperienza considerando l’utilizzo di numerose soluzioni software e hardware.

In seconda battuta, per personalizzare il nostro alter ego virtuale è disponibile un vasto assortimento di volti, acconciature, occhiali, abbigliamento ecc. A disposizione ci saranno più di un miliardo di combinazioni disponibili per abbellire l’ avatar . Ma se ne riparlerà dal 6 dicembre. E sempre a partire da questa data la nostra mano virtuale potrà afferrare più facilmente gli oggetti, grazie alla tecnologia volta a migliorare l’ esperienza di tocco e presa . Tutte queste novità sono state annunciate sul blog di Oculus.

Mirko Zago

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Pubblicato il
16 nov 2016
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