HTC ha ricevuto da parte dell’Alta Corte di Giustizia di Inghilterra e Galles un’ ingiunzione contro l’importazioni nel Regno Unito di One Mini e altri dispositivi della gamma One : a farne richiesta, per violazione di proprietà intellettuale, è stata Nokia.
Al centro del caso il brevetto europeo EP0998024 con cui l’azienda finlandese rivendica per sé un’invenzione dal titolo “modulatore per un trasmettitore ed una stazione mobile”: lo scorso 30 ottobre il giudice britannico l’ha ritenuto utilizzato in violazione da diversi prodotti HTC tra cui One Mini, One Max, HTC One SV, HTC One X+, HTC 8X e HTC 8S .
Proprio perché conseguente ad una sentenza di violazione, per l’Alta Corte britannica la misura non è preliminare, ma definitiva ed entra in vigore dal 6 dicembre .
Tuttavia, considerato il “considerevole danno” che un’eventuale blocco delle vendite causerebbe all’accusata, soprattutto in vista delle festività natalizie, il giudice ha dato ad HTC la possibilità di fare ricorso , bloccando per il momento solo le importazioni.
HTC ha già fatto capire che tra gli argomenti con cui si difenderà vi à il fatto che il componente hardware coinvolto dalla causa è talmente piccolo da non poter giustificare un’ingiunzione così estesa.
Nokia, nel frattempo, si è detta soddisfatta della decisione dell’Alta Corte britannica: d’altra parte ha accusato HTC anche negli Stati Uniti (dove ha già ottenuto un’ingiunzione preliminare che potrebbe portare ad un altro blocco delle importazioni), in Germania, Olanda, Italia e Giappone
Claudio Tamburrino