È atteso per oggi il pronunciamento della Commissione Europea sulla delicata questione Huawei e 5G. Da Bruxelles sono in arrivo linee guida destinate agli stati membri, indicazioni non vincolanti in merito a quali fornitori di hardware destinati ai network devono essere considerati una potenziale minaccia e dunque non coinvolti nell’allestimento delle infrastrutture almeno nelle sue parti più importanti.
L’Europa su Huawei e 5G: in arrivo le linee guida
L’obiettivo è quello di far fronte ai rischi legati alla cybersecurity e alla tutela delle informazioni veicolate mediante le reti mobile di nuova generazione. Ieri il Regno Unito ha reso nota la propria decisione: non impedirà agli operatori di affidarsi al colosso di Shenzhen, a patto però che per le componenti “core” si faccia affidamento ad altre aziende.
Gli Stati Uniti sono uno spettatore interessato: già alla fine del 2018 hanno chiesto ai paesi alleati (quindi anche all’Italia) di tagliare fuori Huawei, come da loro fatto oltreoceano. Un approccio unitario e condiviso da tutte le nazioni del vecchio continente potrebbe almeno in parte ammorbidire un’eventuale presa di posizione ostile da parte di Washington che in passato ha già minacciato una compromissione dei rapporti diplomatici con i territori che sceglieranno di non aderire al ban.
A presentare le linee guida sarà Margrethe Vestager, Commissario per la Concorrenza. Probabile che l’Europa adotti un approccio in linea con quello UK.
Aggiornamento (29/01/2020, 15:35): pubblicate le linee guida, tutti i dettagli nell’articolo dedicato.