Sono trascorsi ormai sei mesi da quando Washington ha inserito Huawei nella Entity List degli Stati Uniti, vietando di fatto alle realtà americane di fare affari con il gruppo cinese se non ottenendo un’esplicita autorizzazione. Allora, per non provocare un’immediata interruzione delle partnership già avviate con conseguenze potenzialmente disastrose per il mercato, gli USA hanno concesso una proroga di tre mesi, così da poter portare avanti le collaborazioni. Un secondo rinvio per l’entrata in vigore definitiva del ban è arrivato in agosto, con la scadenza spostata alla giornata di oggi.
Ancora 14 giorni prima del ban di Huawei dagli USA
Pare sia in arrivo un ulteriore slittamento, questa volta però dalla durata molto più breve: solo 14 giorni. Un lasso di tempo con tutta probabilità sufficiente perché Stati Uniti e Cina possano finalmente giungere a una stretta di mano preliminare a proposito delle tensioni che da tempo vedono le due superpotenze contrapposte in quella che può essere definita una trade war.
Stando alle parole di Wilbur Ross, Segretario al Commercio dell’amministrazione Trump, la ragione è da ricercare ufficialmente nella volontà di non mettere in crisi il business degli operatori più piccoli che offrono servizi di connettività nelle aree rurali degli Stati Uniti poggiando su contratti già sottoscritti con Huawei e ZTE per la fornitura e il mantenimento delle componenti da destinare ai network mobile. Si sta parlando di reti 3G e 4G già operative da anni e non di quelle 5G basate su tecnologia di ultima generazione.
È bene precisare che il tutto è da etichettare al momento come un’indiscrezione, una voce di corridoio non confermata (né smentita) dalle parti in causa. Considerando la scadenza della seconda proroga proprio in queste ore, di certo non tarderanno ad arrivare notizie ufficiali in merito.