Le intenzioni di Huawei in merito all’ingresso nel mercato delle auto elettriche sembrano molto serie. Un’ennesima indiscrezione in merito è quella che giunge oggi dalle pagine di Reuters: si riferisce a una trattativa avviata dal colosso di Shenzhen per acquisire una parte del business della connazionale Chongqing Sokon, nello specifico quello legato a Chongqing Jinkang New Energy Automobile.
L’auto elettrica di Huawei dal produttore delle SERES?
La società produce veicoli ad alimentazione 100% elettrica, controllando alcuni brand commercializzati anche negli Stati Uniti, su tutti SERES (in passato noto come SF Motors). Nelle immagini visibili in questo articolo i modelli SF 5 e SF7. Le due realtà chiamate in causa dalla voce di corridoio non hanno rilasciato alcun commento.
Maggiori informazioni dovrebbero emergere entro la prima metà dell’estate. Degno di nota il fatto che Huawei già consenta di acquistare le vetture della linea SF 5 all’interno dei propri negozi fisici sul territorio cinese, così come attraverso lo store online VMall.
Rimanendo in tema, in occasione dell’evento Shanghai Auto Show andato in scena nelle scorse settimane, l’attuale presidente Eric Xu ha confermato la firma di accordi con tre automaker legati al governo di Pechino, tra i quali figura anche BAIC Group, per la fornitura del sistema operativo Huawei Inside destinato ai “veicoli smart”.
Altri rumor vorrebbero la società cinese intenta a prendere il controllo del brand di automobili elettriche Arcfox al momento gestito da BluePark New Energy Technology, quest’ultima riconducibile proprio a BAIC Group.
Quanto trapelato oggi non fa che rafforzare l’ipotesi già circolata a fine febbraio, che vorrebbe Huawei al lavoro per fare ufficialmente il proprio ingresso nel settore automotive già entro il 2021, con la presentazione di almeno un modello. L’unica certezza, al momento, è costituita dal fatto che il gruppo stia guardando con forte interesse al mondo delle quattro ruote al fine di attuare una diversificazione del business necessaria in seguito al ban degli Stati Uniti e alle ripercussioni che la misura ha innescato.