Huawei avrà il suo sistema operativo mobile. Quella che fino a pochi giorni fa sembrava un’ipotesi remota ora pare trasformarsi piuttosto rapidamente in una realtà. La piattaforma verrà introdotta forse già entro quest’anno, andando a sostituire Android sui dispositivi del gruppo cinese. Ad accelerare i tempi il ban imposto agli Stati Uniti la scorsa settimana con l’inclusione dell’azienda nella Entity List degli USA.
Il sistema operativo mobile di Huawei
Quella che ha tutta l’aria di essere una conferma giunge da Bruxelles, più precisamente dall’intervento di Abraham Liu presso lo European Cybersecurity Center inaugurato di recente nella capitale belga. Oltre ad aver puntato il dito contro Washington etichettando l’atteggiamento assunto dall’amministrazione Trump come bullismo, il VP del colosso di Shenzhen per la regione europea ha affermato che in conseguenza all’impossibilità di installare la piattaforma di Google all’interno di smartphone e tablet l’arrivo di un’alternativa sarà cosa scontata. Nei virgolettati di seguito alcuni estratti dalle sue dichiarazioni raccolte e pubblicate da Bloomberg, in forma tradotta.
Ovviamente si tratta di una sfida. Spero che molto presto i leader del mio gruppo Consumer Business possano condividere con voi la nostra rinnovata strategia, basata sulla nuova situazione.
Liu ribadisce che i modelli già lanciati sul mercato, inclusi quelli del brand Honor, continueranno a essere regolarmente aggiornati. Chi li ha acquistati potrà contare sul supporto post-vendita offerto dal produttore.
Per i modelli esistenti già sul mercato non ci saranno impatti significativi. Per quelli futuri, i team sono ancora al lavoro per capire il da farsi.
Debutto già entro l’anno?
Non è chiaro invece cosa accadrà per quelli in arrivo da qui in avanti. Uno su tutti il Mate 30 il cui esordio è previsto per l’autunno. Potrebbero essere dotati della nuova piattaforma, già protagonista fin dal 2016 di indiscrezioni, con i rumor che sono andati intensificandosi nell’ultimo periodo, anche in conseguenza alle crescenti tensioni nei rapporti tra l’azienda cinese e gli Stati Uniti.
Quel che pare ormai certo è che Huawei abbia preso in considerazione parecchio tempo fa l’ipotesi di dover fare a meno di Android nella sua forma completa e supportata direttamente da Google, comprensiva dei servizi del gruppo di Mountain View, a partire da Play Store. La stessa fonte ha parlato nei giorni scorsi di contatti tra l’azienda di Shenzhen e gli operatori attivi in Europa per cercare appoggio in vista del lancio di una nuova piattaforma.
Anche l’aiuto degli sviluppatori sarà determinante, per andare a popolare il market con un numero sufficiente di applicazioni. Abbiamo già visto in passato come l’assenza di un’adeguata offerta software possa avere conseguenze disastrose per la crescita e l’affermazione di un sistema operativo: Windows Phone, Tizen e BlackBerry OS ne sanno qualcosa.