Huawei non potrà prendere parte alla realizzazione della rete di comunicazione cellulare USA per le prime emergenze: a prendere la decisione è stato il governo federale, che si giustifica parlando di potenziali “rischi” posti alla sicurezza derivanti dal semplice fatto che la società in oggetto è di origine cinese.
Huawei è una multinazionale fondata da un ex-militare cinese, che negli USA – a detta della stessa Huawei – mantiene 1.500 posti di lavoro e 6,1 miliardi di dollari di spesa su beni e servizi. Ma a quanto pare la cosa non è sufficiente a garantirle la partecipazione agli appalti per la costruzione del network per le emergenze.
La multinazionale “non prenderà parte alla costruzione del network wireless interoperabile di emergenza degli Stati Uniti”, ha spiegato il portavoce del Dipartimento del Commercio Kevin Griffis, “a causa delle preoccupazioni del governo statunitense in merito alla sicurezza nazionale”.
Huawei è una società cinese fondata da un ex-militare, suggerisce la linea di ragionamento del governo USA, dunque Huawei potrebbe benissimo decidere di spiare i cittadini e i business statunitensi infilando cimici e processori dotati di firmware opportunamente preparati.
A non essere d’accordo con la visione offerta dal Dipartimento del Commercio è ovviamente Huawei stessa, che per bocca dei suoi portavoce parla di accuse senza senso e minaccia di sloggiare dagli States: il comportamento del governo potrebbe avere “effetti scoraggianti su tutte le nostre attività di business nel paese”, dice l’azienda.
Alfonso Maruccia