Ci sono anche la sede italiana di Huawei Italia e il Milan Research Institute situato alle porte del capoluogo lombardo nell’elenco compilato dal Bureau of Industry and Security del Dipartimento del Commercio statunitense e relativo alle società incluse nella Entity List. È quanto si legge nel documento pubblicato dall’autorità d’oltreoceano, aggiornato con l’aggiunta di 46 nuove realtà.
Huawei Italia nella Entity List degli USA
Il caso è ovviamente quello che riguarda il ban destinato ai rapporti di partnership tra il colosso cinese (così come le sue filiali internazionali) e le aziende americane per l’approvvigionamento di tecnologie da destinare ai prodotti e ai servizi Huawei, la cui entrata in vigore è stata di recente posticipata di altri 90 giorni. Le ragioni sono da ricercare nei presunti rischi per la sicurezza nazionale che da Washington sono stati più volte associati all’attività del gruppo di Shenzhen. La replica dell’azienda non si è fatta attendere, come si legge nella nota riportata di seguito.
Huawei si oppone alla decisione del Dipartimento del Commercio USA di aggiungere ulteriori 46 filiali alla cosiddetta Entity List. La decisione, in questo particolare momento, ha motivazioni politiche e non ha nulla a che vedere con la sicurezza nazionale. Tali azioni violano i principi di base della competizione sul libero mercato e non rispondono all’interesse di nessuno, neanche a quello delle aziende statunitensi. I tentativi di danneggiare Huawei non aiuteranno gli Stati Uniti a raggiungere la leadership tecnologica
Proprio oggi sono circolate le dichiarazioni di Ren Zhengfei, fondatore e CEO della società, che nonostante il momento delicato guarda avanti e afferma che l’intento è quello di “dominare il mondo”, anche passando da una riorganizzazione delle strategie di business.