Le conclusioni dell’indagine condotta dall’intelligence statunitense circa la presunta minaccia per la sicurezza nazionale rappresentata dalle telco cinesi ha suscitato l’immediata replica di Huawei , sospettata, insieme a ZTE, di essere legata a doppio filo con il governo cinese.
Nella nota ufficiale diramata, i vertici di Huawei sostengono di aver collaborato costantemente con la commissione d’inchiesta statunitense durante gli ultimi undici mesi. “Il nostro top management – si legge – ha partecipato periodicamente a incontri faccia a faccia con i componenti della Commissione e abbiamo aperto il nostro centro di Ricerca e Sviluppo, il centro di formazione e il centro di produzione ai membri del Comitato, offrendo una ricca documentazione a supporto delle indagini”.
Secondo la dirigenza del colosso cinese delle telecomunicazioni, l’atteggiamento di Washington sarebbe stato segnato da un marcato pregiudizio nei confronti dell’azienda, inclinazione che avrebbe portato, dunque, all’elaborazione di un rapporto che sembra essere “prestabilito”. ( C.S. )