Huawei ha sempre respinto le accuse degli Stati Uniti, smentendo la presenza di backdoor nelle apparecchiature di rete che raccolgono informazioni per conto del governo cinese. Il Washington Post ha scoperto che il produttore di Shenzhen è coinvolto nello sviluppo di sistemi di sorveglianza, alcuni dei quali utilizzati contro le minoranze etniche. Huawei ha dichiarato di non essere al corrente dei progetti menzionati nell’articolo del quotidiano di Jeff Bezos.
Riconoscimento vocale, monitoraggio e sorveglianza
Il Washington Post ha recuperato su un sito pubblico di Huawei (successivamente chiuso) oltre 100 presentazioni PowerPoint che mostrano come le tecnologie del produttore cinese possono aiutare il governo ad identificare le persone tramite riconoscimento vocale, monitorare i politici e gestire i programmi di rieducazione dei prigionieri. Su alcune delle oltre 3.000 slide è presente il logo Huawei. Le cinque slide tradotte in inglese dal quotidiano illustrano le soluzioni di sorveglianza sviluppate in collaborazione con altre aziende.
Una delle slide mostra una tecnologia che permette di identificare le persone attraverso il confronto tra la registrazione della voce e l’impronta vocale memorizzata in un database. L’audio viene recuperato dallo smartphone, ma non è specificato come (forse con qualche spyware). Un’altra slide illustra la piattaforma cloud sviluppata per la gestione delle prigioni: sistema di videosorveglianza, programmi di rieducazione e altre attività.
Huawei avrebbe inoltre sviluppato un sistema che consente di tracciare la posizione di specifici soggetti mediante smartphone (WiFi e indirizzo MAC) e videocamere con riconoscimento facciale. Simili tecnologie sono state utilizzate nella regione dello Xinjiang, probabilmente per sorvegliare la minoranza etnica degli Uiguri.
Un altro sistema di sorveglianza, descritto nelle slide, serve invece per monitorare i dipendenti aziendali. È possibile mappare i loro spostamenti, vedere quando non sono alla scrivania o se giocano con lo smartphone. La maggioranza delle presentazioni sono state create nel 2014, ma le ultime modifiche risalgono al 2019-2020.