Chi ha sperato che l’avvicendamento fra Donald Trump e Joe Biden alla Casa Bianca potesse portare a un allentamento delle restrizioni imposte dagli Stati Uniti a Huawei (conseguenti al ban del 2019) rimarrà deluso. Anzi, le notizie che giungono da Washington parlano di un ulteriore inasprimento.
USA: nuove limitazioni per le forniture a Huawei
Questa settimana l’amministrazione USA avrebbe comunicato ad alcune realtà americane legate da collaborazioni al gruppo cinese un nuovo giro di vite riguardante la fornitura di componenti destinate ai dispositivi 5G. Potrebbero dunque essere interrotte le partnership portate avanti grazie alle licenze rilasciate in passato.
Stando alla revisione di una licenza consultata da Reuters, effettiva a partire dal 9 marzo, le componenti non devono essere utilizzate “con oppure in qualsiasi dispositivo 5G”, un’interpretazione ampia che proibisce di integrarle in un dispositivo 5G anche se non ha nulla a che fare con le funzioni 5G.
Sempre la redazione di Reuters che ha riportato la notizia fa riferimento a un’altra licenza rivista in data 8 marzo in cui l’impiego è proibito per 5G, utilizzi militari, infrastrutture critiche, data center enterprise e applicazioni cloud. Non sono giunti commenti, conferme né smentite da parte dei portavoce del Dipartimento del Commercio statunitense né da Huawei.
Considerando come nel prossimo futuro la maggior parte dei prodotti destinati all’ecosistema mobile avrà in qualche modo a che fare con i network di ultima generazione, i nuovi paletti potrebbero risultare parecchio stringenti. Forse anche per questo motivo il gruppo di Shenzhen sembra aver già valutato l’ipotesi di ampliare il proprio business verso altri territori, incluso quello automotive: a fine febbraio si è parlato del possibile lancio entro l’anno di almeno una vettura elettrica.