Uno degli ultimi interventi della Polizia Postale è rivolto ai genitori: attenzione alle applicazioni che i più piccoli possono scaricare sugli smartphone e sui tablet a loro disposizione. L’avviso si concentra in particolare su Huggy Waggy, protagonista del gioco Poppy Playtime disponibile nelle versioni per Android, iOS e PC.
Poppy Playtime: il pupazzo Huggy Waggy fa paura
Il rating assegnato, PEGI 12, ne consente l’utilizzo dai dodici anni in su, ma le atmosfere del titolo, le dinamiche e soprattutto i suoi personaggi possono risultare davvero inquietanti: Alcuni contenuti potrebbero non essere appropriati ai bambini e se ne raccomanda, pertanto, la supervisione da parte degli adulti
. Impossibile non richiamare alla mente il volto della Momo Challenge che ha generato angoscia in molti bambini, portando alcuni a cimentarsi in sfide potenzialmente molto pericolose.
Poppy Playtime non è disponibile per il download gratuito nelle versioni mobile (costa 2,59 euro) e questo potrebbe limitarne la diffusione. È invece free-to-play su Steam. La sua popolarità è però già cresciuta a tal punto da far comparire su Amazon una serie di peluche con le fattezze del protagonista (braccia lunghe e denti aguzzi inclusi) e persino libri da colorare.
Dal punto di vista del gameplay, il titolo mischia elementi puzzle a sezioni da survival horror, il tutto con un punto di vista in soggettiva. Non mancano ovviamente i jump scare tipici del genere. Lo sviluppo è stato curato dallo studio indipendente MOB Games. Il giocatore veste i panni di un ex dipendente di una fabbrica abbandonata, la cui mascotte è appunto l’inquietante Huggy Waggy.
L’intervento della Polizia Postale Italiana segue di qualche mese quello registrato a febbraio nel Regno Unito, da parte della Dorse Police. Sono stati segnalati casi di emulazione in alcune scuole britanniche.
Sia chiaro: nessuno sta invocando la cancellazione del titolo né alcuna forma di censura. Una diversa etichetta di rating potrebbe però contribuire a evitare notti insonni ai più piccoli e preoccupazioni ai genitori. Dopotutto, c’è un motivo se le uscite di Resident Evil sono accompagnate dal bollino PEGI 18.