Era stato annunciato , tra non confermate voci di corridoio che avevano messo in fibrillazione l’intero settore dell’ entertainment online. Ora è ufficiale: la popolare piattaforma video Hulu offrirà ai suoi utenti un menù ancora più ricco, intere stagioni di svariati serial televisivi a 9,99 dollari al mese .
Un modello a sottoscrizione mensile, chiamato Hulu Plus . Che in sostanza permetterà alle platee statunitensi di avere un accesso più completo ai propri telefilm preferiti, dai Griffin a Heroes , da Dr.House a Grey’s Anatomy . Intere stagioni a pagamento , quando prima era possibile gustarsi gratis soltanto gli ultimi cinque episodi.
Hulu manterrà questa limitata soluzione free , ma con il servizio Plus presenterà non soltanto un’offerta più sostanziosa, ma anche una compatibilità con i più svariati dispositivi. A partire da quelli della Mela , i cui utenti potranno ora scaricare un’apposita applicazione per la visione. Su iPhone (3GS e 4), iPod Touch e iPad .
Hulu Plus sarà inoltre disponibile in formato app nello store di Samsung, garantendo ai suoi utenti la possibilità di guardarsi tutte le puntate di The Office sugli apparecchi TV connessi dell’azienda sudcoreana. E si tratta solo del primo passo, almeno stando a recenti dichiarazioni del CEO di Hulu Jason Kilar.
“Questi sono i dispositivi attualmente legati a Hulu Plus – ha spiegato Kilar – Si tratta solo del primo passo nella nostra missione: portare la TV ovunque voi siate. Siamo infatti già al lavoro per portare Hulu Plus su altre piattaforme, in primis su PlayStation 3. Ma questa sarà un’altra storia”.
La tabella di marcia della piattaforma video a stelle e strisce è di quelle rapide. L’obiettivo è portare il servizio a sottoscrizione su PS3 entro il prossimo mese . Con le TV connesse di Sony subito a seguire. All’inizio del 2011 è poi previsto lo sbarco su Xbox 360. Ma c’è un’osservazione da fare.
Pare infatti che il modello a sottoscrizione annunciato non sia sufficiente a coprire i costi totali di Hulu. Per questo, le stagioni di Hulu Plus saranno infarcite ancora di più di interruzioni pubblicitarie. E potrebbe trattarsi di una grana, dal momento in cui Netflix offre attualmente un servizio molto simile con zero spot. Agli utenti (abbonati) l’ardua sentenza.
Mauro Vecchio