Nuova iniziativa “anti-pirateria” di Hulu , il servizio di streaming statunitense che ora risulta irraggiungibile da una connessione veicolata attraverso un rete VPN (Virtual Private Network): il blocco è cominciato la settimana scorsa, Hulu non ha rilasciato alcun annuncio pubblico ufficiale e le aziende specializzate in servizi VPN sono sugli scudi.
Per gli utenti connessi tramite VPN, Hulu ha ora impostato un messaggio di avviso che chiama espressamente in causa gli utenti stranieri, i potenziali “pirati” che fanno uso di una VPN con indirizzo IP statunitense per accedere a un servizio che non è attualmente disponibile al di fuori degli USA.
Agli utenti residenti negli Stati Uniti Hulu consiglia di disabilitare il “tool proxy di anonimizzazione” usato per accedere al servizio, ma è proprio questo “consiglio” che ha fornito alle società specializzate in VPN una ragione per protestare contro il servizio di streaming.
Aziende come VikingVPN, TorGuard e Private Internet Access hanno evidenziato come la decisione di Hulu di bloccare gli accessi VPN danneggi la privacy degli utenti. Per quanto riguarda invece le potenziali soluzioni al problema c’è chi ha annunciato di voler parlare con la società per rafforzare la partnership già in atto (Private Internet Access), chi ha consigliato a Hulu di implementare quantomeno le connessioni via SSL (VikingVPN) e chi esorta i propri utenti a pagare per l’uso di IP dedicati in grado di bypassare le nuove “protezioni” anti-pirata di Hulu (TorGuard).
Alfonso Maruccia