Un uomo di Murdoch ha detto che è giunto il momento di iniziare a far pagare gli utenti per il broadcasting di contenuti online: e questo non è sembrato nulla di particolarmente nuovo. Quello che invece Chase Carey, ex-presidente di News Corporation , ha detto di nuovo è che probabilmente nel 2010 Hulu si trasformerà in una piattaforma a pagamento .
Sarà dunque lanciato un modello di business a sottoscrizione che cambierà radicalmente il volto di quello che attualmente è un servizio video gratuito per guardare in streaming film e serie televisive. “Penso che un modello free sia la strada più difficile per catturare il vero valore dei nostri contenuti – ha dichiarato Carey durante un convegno all’ OnScreen Media Summit – Hulu si accorda con un concetto base che deve evolversi, un abbonamento che sia significativo per un modello che deve essere parte del business”.
Hulu è attualmente legato ad un modello free-to-air supportato dalla pubblicità, frutto di una joint venture tra NBC , Fox (di proprietà della stessa News Corp) e Disney . Eppure, stando alla visione di Carey, questo modello non darà frutti nel lungo periodo, bisognoso di una rivisitazione decisa sulla strada dei contenuti premium online .
Gli utenti statunitensi hanno mostrato particolare apprezzamento nei confronti della piattaforma video lanciata nel 2007, che ha nella propria programmazione serie di successo come The Simpsons e Lost . Carey ha specificato che non tutti i contenuti abbandoneranno il modello free, ma allo stesso tempo ha parlato di veicolare contenuti in una maniera che permetterà agli utenti di apprezzarne il vero valore. Pagandoli.
Mauro Vecchio