Hyper Cloud Data Center: il campus tecnologico di Aruba a Roma

Hyper Cloud Data Center: il campus tecnologico di Aruba a Roma

Un hub iperconnesso e carrier neutral, situato nell'area del Tecnopolo Tiburtino: inaugurazione per l’Hyper Cloud Data Center di Aruba.
Hyper Cloud Data Center: il campus tecnologico di Aruba a Roma
Un hub iperconnesso e carrier neutral, situato nell'area del Tecnopolo Tiburtino: inaugurazione per l’Hyper Cloud Data Center di Aruba.

Aruba amplia oggi la portata del proprio network di infrastrutture cloud con l’inaugurazione dell’Hyper Cloud Data Center di Roma. Situato nell’area del Tecnopolo Tiburtino, già centro nevralgico dell’innovazione animato da oltre 150 aziende del settore, è il primo data center del campus tecnologico che il gruppo gestirà nella Capitale, mentre il secondo sarà attivato entro la prima metà del 2025.

Aruba a Roma: inaugurato l’Hyper Cloud Data Center

Per la realizzazione del campus sono stati previsti investimenti per 300 milioni di euro. Si estenderà su un’area di 74.000 metri quadrati, 52.000 dei quali destinati proprio ai data center (tra questi, oltre 30.000 alle sale dati).

Una volta a pieno regime, arriverà a comprendere cinque data center indipendenti, per un totale di 30 MW di potenza, erogati con un livello di ridondanza 2N o superiore. L’obiettivo è quello di renderlo un punto di riferimento per la gestione dei dati, delle infrastrutture e dei sistemi di aziende di ogni dimensione, dagli hyperscaler fino alla Pubblica Amministrazione, senza dimenticare i grandi player internazionali.

Carrier neutral e green-by-design

Il nuovo Hyper Cloud Data Center opererà in modo coerente a quella che è la filosofia carrier neutral del Gruppo. Offrirà ai clienti una totale autonomia in termini di scelta delle soluzioni per l’accesso a Internet, senza restrizioni. Ne beneficeranno le prestazioni e la vitalità dell’intero ecosistema, contribuendo inoltre a rendere Roma un ulteriore punto di snodo per la connettività e per l’erogazione dei servizi IT in tutto il Paese.

Le fasi di progettazione e costruzione sono state curate internamente da esperti di Aruba, tenendo conto dei requisiti di flessibilità e di modularità oltre che dell’esigenza di offrire soluzioni personalizzate di colocation ad altissima efficienza, dalle porzioni di rack a intere sale dedicate, fino a private cage e cross-connection. Sono erogati anche i servizi Enterprise.

Il nuovo Hyper Cloud Data Center inaugurato oggi a Roma

La società ha già ottenuto la certificazione ANSI/TIA-942-C Rating 4 Constructed Facility per il data center. Rilasciata da EPI in seguito a rigorosi controlli, garantisce la conformità a requisiti severi in termini di resilienza (e non solo).

Ultimo, ma non meno importante, l’approccio green-by-design che caratterizza il progetto fa sì che affidabilità, sicurezza e prestazioni possano andare di pari passo con la sostenibilità e il risparmio energetico. A questo contribuiscono la presenza di impianti fotovoltaici e di sistemi di raffreddamento ad alta efficienza (free-cooling).

Nuovi data center per soddisfare nuove esigenze

La società potenzia così la propria infrastruttura nazionale, rafforzando la presenza strategica in Italia che può già contare sul Global Cloud Data Center di Ponte San Pietro (in provincia di Bergamo) e i due data center di Arezzo. Chiudiamo con le parole di Stefano Cecconi, Amministratore Delegato di Aruba.

Con l’attivazione dell’Hyper Cloud Data Center di Roma, possiamo aumentare significativamente la capacità di spazio e potenza a disposizione dei nostri clienti, rispondendo alla rapida crescita dei consumi prevista dallo sviluppo del cloud e di tecnologie come l’intelligenza artificiale. La scelta della capitale come sede del Campus non solo rafforza la copertura geografica del nostro network, ma sostiene anche il ruolo di Roma come hub strategico a livello nazionale, bilanciando la concentrazione nell’area di Milano. Questo nuovo campus è il risultato del nostro impegno nell’ideare soluzioni che massimizzano affidabilità ed efficienza, minimizzando al contempo l'impatto ambientale.

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Pubblicato il
2 ott 2024
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