La chiusura di Hyperloop One, appena confermata, rischia di trasformarsi in una pietra tombale posata su un progetto, lanciato una decina di anni fa, che avrebbe voluto rivoluzionare il settore del trasporto pubblico. L’idea, proposta in origine da Elon Musk e poi ripresa da alcune startup, punta alla creazione di un sistema di enormi tubi a bassa pressione all’interno dei quali viaggiare con velocità fino a 1.200 Km/h, coprendo lunghe distanze in breve tempo.
Ufficiale la chiusura di Hyperloop One
Dell’iniziativa abbiamo scritto in più occasioni su queste pagine. La società ora getta la spugna, licenziando tutti i dipendenti (erano oltre 200 a inizio 2022) e attivandosi per cedere gli asset controllati, incluso il test track allestito nel deserto del Nevada per mettere alla prova la tecnologia. È stato abbandonato anche l’ufficio di Los Angeles.
Le proprietà intellettuali rimanenti, in seguito alla chiusura, passeranno nelle mani di DP World, multinazionale con sede a Dubai che ha finanziato il progetto fin dal 2016, assumendo il controllo di una quota di maggioranza.
La storia di Hyperloop One (in origine Hyperloop Technologies) si conclude dunque nel peggiore dei modi, senza alcun contratto firmato per la realizzazione di una tratta reale. Come ricordato da Bloomberg, lascia dietro di sé alcuni eventi che ne hanno macchiato indelebilmente la reputazione e la credibilità, come le dimissioni del co-fondatore Shervin Pishevar per le accuse di molestie sessuali e l’arresto del direttore Ziyavudin Magomedov per truffa (non legata al business dell’azienda).
Hyperloop: un’idea, tanti progetti
Come citato in apertura, la società è solo una delle tante impegnate sull’idea di Musk. Il concept continua a essere oggetto di iniziative portate avanti da altre realtà come Hardt Hyperloop, Hyperloop Transportation Technologies e Swisspod Technologies. Nessuna di queste, però, al momento è andata oltre la realizzazione di prototipi.
Tra coloro attive su questo fronte c’è anche Virgin di Sir Richard Branson, che negli anni scorsi ha siglato una collaborazione con un partner italiano per creare un binario tra Roma e Milano percorribile in soli 30 minuti.