Washington – Aria di rivoluzione nei palazzi del Patent and Trademark Office statunitense , l’istituzione baluardo delle idee brevettate e delle invenzioni protette: l’Office sta per lanciare un progetto pilota per rendere pubblico l’intero iter di valutazione dei brevetti , con un forum online aperto ai commenti degli utenti di Internet.
L’iniziativa epocale, in programma per questa primavera, non solo permetterà di gestire le invenzioni in maniera trasparente, ma prevederà appunto anche la possibilità di pubblicare commenti ai singoli brevetti , con un sistema di valutazione progettato per spingere i migliori in cima alla lista dei post. Gli interventi più autorevoli verranno poi selezionati per essere visionati dagli esaminatori: un sistema di community che ricorda per certi aspetti quello utilizzato da Wikipedia , l’enciclopedia libera aperta al contributo di tutti.
Il passo che il Trademark Office sta per compiere è un cambiamento di prospettiva da capogiro: dopo quasi tre secoli di lavoro condotto lontano da sguardi indiscreti, uno dei più controversi capisaldi dell’innovazione tecnologica apre le proprie porte . Fino ad ora, gli esaminatori delle richieste di brevetto raramente hanno potuto utilizzare opinioni esterne, facendo prevalentemente affidamento sulle pubblicazioni scientifiche e sugli enormi archivi dei brevetti già registrati : il pericolo di fuga di informazioni riservate ha poi in taluni casi funzionato da barriera per le ricerche in Internet.
Ma il lavoro di esperti e scienziati dell’USPTO è andato via via ingigantendosi: nel solo 2006, gli oltre 4.000 esaminatori acquartierati nella sede centrale di Alexandria hanno completato la messa a punto di ben 332mila patenti di brevetto. Un lavoro immane, che ben poche volte ha lasciato la possibilità di servirsi di fonti o commenti ulteriori rispetto a quelli tradizionali.
Dai prossimi mesi invece, per la prima volta, il nuovo programma “permetterà agli esaminatori dell’ufficio brevetti di aprire i propri cubicoli e ottenere accesso ad un intero mondo di esperti tecnici”, ha commentato il vice presidente di IBM David J. Kappos, a nome di una società pioniera delle tecnologie avanzate che è stata la principale “cliente” dell’USPTO nel corso degli ultimi 14 anni.
E proprio da un meeting tra IBM e Beth Noveck, professore della New York Law School , è nata l’idea di questa iniziativa “rivoluzionaria”, per usare le parole della stessa Noveck riportate dal Washington Post , che porterà “il primo grande cambiamento al sistema di esame dei brevetti dal diciannovesimo secolo”. Il progetto pilota prevede la partecipazione volontaria delle aziende , che accetteranno l’idea della pubblicazione integrale su Internet delle formulazioni di brevetto.
I volontari tuttavia non mancano: oltre alla già citata IBM hanno dato il loro supporto altri grandi nomi del settore informatico tra cui Microsoft, Intel, HP e Oracle. Secondo Brigid Quinn, portavoce dell’USPTO, il periodo di prova comincerà proprio con 250 applicazioni nel campo del software per computer , settore particolarmente complesso da valutare per gli impiegati dell’Office per via della scarsità di lavori sulle pubblicazioni scientifiche e specializzate diffusi dai programmatori.
A quel punto, chiunque crederà opportuno fornire informazioni pertinenti l’argomento in oggetto avrà la possibilità di lasciare un commento sull’applicazione. I curatori si dichiarano consapevoli del rischio di ricevere informazioni da fonti sospette o inaffidabili : come il caso Alcatel-Microsoft sta a dimostrare, quello dei brevetti è un settore particolarmente caldo e finanziariamente delicato.
Il sistema di reputazione adottato dal programma, nato dalle consultazioni di specialisti tra cui esperti facenti capo a eBay e Rob Malda, fondatore di Slashdot.org , servirà proprio a ridurre al minimo tale rischio: proprio come per eBay, agli utenti del portale sarà concesso di valutare con una sorta di “feedback” l’utilità e l’autorevolezza delle informazioni postate , con ulteriori punti di merito rilasciati dagli esaminatori a chi avrà già in precedenza fornito informazioni utili per giudicare l’applicabilità di un brevetto.
Verranno inoltre pubblicate numerose informazioni sui membri della community, nel tentativo di separare quanto più possibile i veri esperti dagli amatori. Gli utenti registrati potranno infine votare i post lasciati dai suddetti, con i migliori 10 che verranno consultati direttamente dallo specialista dell’USPTO che ha in carica il brevetto. Per il futuro, ad ogni modo, si preventiva di inserire una qualche misura di limitazione al sistema di valutazioni online , qualora si presentasse la necessità di accreditare in maniera più marcata la qualità delle informazioni fornite da soggetti esterni all’istituto.
“L’idea è di rendere una cosa tanto importante come le decisioni sull’innovazione più trasparente e comprensibile per il pubblico”, dice ancora Beth Noveck, che sottolinea come il progetto non solo sarà una fonte ulteriore di informazioni per gli esaminatori, ma porterà principi di autentica democraticità nella delicata pratica del rilascio dei brevetti negli Stati Uniti.
Alfonso Maruccia