Hanno contribuito a rivoluzionare la musica, il mercato e la cultura dell’intrattenimento con lo sviluppo del formato MP3, e ora gli stessi protagonisti di allora ritornano con quella che, a loro dire, rappresenterà una nuova rivoluzione per il complesso panorama del mercato online. MusicDNA , questo il nome del nuovo formato, dovrebbe offrire un’esperienza molto più attrattiva e ricca rispetto a semplici brani musicali includendo video, testi e feed aggiornati anche a distanza dalla prima distribuzione del file.
Autore di MusicDNA è Dagfinn Bach , pioniere della tecnologia multimediale coinvolto nella realizzazione del primo lettore MP3 nel 1993 e fondatore di Bach Technology, che sta sviluppando il formato. E parlando di pionieri, MusicDNA ha anche il supporto finanziario di Karlheinz Brandenburg , direttore dell’Istituto Fraunhofer per le Tecnologie dei Media Digitali che lo standard MP3 lo ha creato in prima istanza.
Per arricchire l’esperienza musicale “liscia” oggi offerta dai file scaricati in rete, gli sviluppatori hanno progettato MusicDNA come una sorta di “wrapper” o archivio onnicomprensivo che oltre alla musica contiene materiale video, testo, link ad articoli, feed di blog e quant’altro definito in un file XML . “Possiamo realizzare un file che è altamente indicizzabile e può contenere fino a 32 Gigabyte di informazioni extra nel file stesso”, conferma Bach durante la conferenza Midem dove il nuovo formato ha fatto il suo debutto in società.
Le funzionalità di aggiornamento in tempo reale si attiveranno solo quando l’utente sarà connesso, e ovviamente solo per il legittimo proprietario del file . Ai pirati, dicono gli sviluppatori, rimarrà l’esperienza statica del bundle così com’è, priva di tutti gli extra che nelle intenzioni dovrebbero rendere MusicDNA molto più appetibile di un semplice MP3 scaricato gratuitamente.
Secondo Bach e soci MusicDNA nasce infatti come risposta alla duplice esigenza di arricchire l’esperienza utente con la musica digitale e di fornire all’industria uno strumento adeguato a combattere la pirateria online, questa volta non con le cause legali ma con il valore intrinsecamente superiore del prodotto. “Stiamo prendendo un’idea preesistente – dice il CEO di Bach Technology Stefan Kohlmeyer – dando all’utente molto di più e trasformando quel file in qualcosa con molto più valore. Come trasformare una casetta in un enorme villa”.
Ma l’enorme villa di MusicDNA deve fare i conti con gli interessi e i desideri di chi ha in mano il business musicale , prime fra tutte le Grandi Sorelle del disco (EMI, Warner, Universal e Sony). Al momento il nuovo formato è supportato solo da uno sparuto gruppo di etichette indipendenti inclusa quella che lavora con i Radiohead , senza tenere poi conto della concorrenza tecnologica di iTunes LP di Apple e del formato CMX sviluppato dalle suddette major. Per fare la sua rivoluzione MusicDNA dovrà essere in grado di conquistarsi il favore di quelli che contano nel settore.
Alfonso Maruccia