Roma – Sono tanti, tantissimi, coloro che vorrebbero poter gestire un dominio internet senza per questo consegnare al mondo i propri dati, come avviene oggi con la loro iscrizione nei registri pubblici dedicati, WHOIS. Per questo una società collegata all’importante registrar americano Go Daddy ha deciso di offrire la possibilità di registrare domini in forma anonima.
L’idea è semplice. La “Domains By Proxy Inc.” ad un costo leggermente superiore a quello tradizionale viene incaricata dall’utente che vuole registrare un dominio di prenderlo per suo conto ma a proprio nome, cosicché l’azienda acquisirà la registrazione da Go Daddy fornendo come dati del registrante non quelli del suo cliente ma i propri. In questo senso tutti i domini acquisiti anonimamente avranno come riferimento la Domains By Proxy Inc .
Go Daddy non ha potuto varare direttamente questo servizio per via del contratto che lega l’azienda all’ ICANN , l’organismo internazionale di supervisione sul sistema dei domini. Un contratto che prevede il mantenimento dello WHOIS pubblico secondo le tradizionali e affermate regole di trasparenza. Eppure sulla liceità della mossa è evidentemente inevitabile avere dei dubbi.
L’azienda ha messo subito le mani avanti spiegando che la registrazione anonima deve essere considerata dal cliente un diritto che può essere perduto nel caso in cui il sito sia coinvolto in attività illecite, in spam o sia sottoposto a indagini per quello che dovesse pubblicare online. In questo modo Go Daddy cerca di scaricare qualsiasi possibile responsabilità sul “trattenimento” delle informazioni di registrazione del dominio.
“Go Daddy – ha infatti dichiarato l’azienda – non trattiene le informazioni del cliente. La Domains By Proxy acquista il dominio e poi offre al cliente la piena disponibilità della proprietà del dominio”. Secondo Go Daddy chi sceglie l’anonimato può gestire il dominio esattamente come farebbe se lo possedesse, inclusa anche la vendita o il trasferimento a terzo.
Secondo Go Daddy, problemi con l’ICANN non ce ne sono perché chi registra il dominio deve comunque sottoscrivere le normative in materia sulle dispute per la proprietà del dominio e perché la Domains By Proxy non ha contatti diretti con l’ICANN ma solo con Go Daddy. Dall’ICANN per il momento arrivano pochi commenti, peraltro non negativi, ma anche l’assicurazione che il funzionamento del sistema sarà valutato con attenzione.