Il Ministero per la Pubblica Amministrazione ha messo in archivio una piccola gaffe social che, dato il momento in cui arriva, si è fatta immediatamente notare. L’account Twitter del Dipartimento della Funzione Pubblica, infatti, ha retwittato un articolo satirico firmato “Ugo Fantozzi” e pubblicato da Il Giornale d’Italia. Il titolo?
Uffici pubblici, Covid come summo alibi per non fare nulla
Polverone sul tweet contro i dipendenti della PA
Succede tutto a poche ore dalla comunicazione con cui il ministro Brunetta ha posto fine alla parentesi dello smart working negli uffici della PA, preannunciando un rientro al lavoro in presenza al 100% a partire dal 15 ottobre. A molti questa gaffe è suonata come il ripristino della retorica dei “fannulloni” con cui Brunetta si era fatto conoscere a suo tempo: il tweet è presto scomparso, pubblicato probabilmente per errore prima di una necessaria rimozione (che non lo ha tuttavia fatto passare inosservato).
Nelle stesse ore, intanto, Brunetta ribadiva la propria convinzione:
Gli italiani hanno bisogno di una Pubblica amministrazione gentile, cortese ed efficiente, che dia loro risposte. Seguiremo il “modello Scuola”: controlli e distanziamenti, tenendo conto delle persone fragili, che non possono vaccinarsi e che devono essere messe in sicurezza.
Il che sembra essere in effetti la strada migliore da percorrere anche a salvaguarda dello smart working, che merita ben altra considerazione che non mera soluzione di ripiego procrastinando all’infinito le misure dell’era pandemica. Ma se le polemiche si stavano poco alla volta sedimentando, è bastato un tweet per rialzare il polverone.
Update
Come da nota de Il Giornale d’Italia, la storia twittata – benché firmata ironicamente “Ugo Fantozzi” – sarebbe vera e accaduta a Milano: non una parodia, insomma, ma una storia autentica raccontata in chiave “tragicomica”.