Roma – Come annunciato, l’operazione di denuncia e stimolo di un gruppo di non vedenti è stata avviata: una iniziativa che ha per oggetto la trasformazione dei libri finalisti del Premio Strega in file digitali e il superamento delle attuali barriere imposte dagli editori cartacei.
In una nota diffusa ieri i promotori dell’iniziativa hanno comunicato di aver inviato i testi digitalizzati a tutti i parlamentari italiani, allegandoli ad una email nella quale si legge, tra l’altro: “Siamo ciechi, e abbiamo tratto i file dei libri di cui parliamo da un defatigante e sciocco lavoro di scanner. Abbiamo ritrasformato in file ciò che era file già prima di giungere in tipografia. Sciocca, folle attività; eppure è ciò che le norme vigenti in Italia come altrove impongono a chi sia cieco e voglia leggere, studiare. Ci è poi precluso cedere ad altri, a qualsiasi titolo, il frutto di questo impegno, anche se – come vede – la sua diffusione è oggi una delle attività più banalmente facili in concreto. Anche per chi come noi non ha l’uso della vista”.
I file allegati contengono i cinque libri che concorrono alla finale del prestigioso premio letterario. “Oggi – scrivono gli autori di questa operazione – noi distribuiamo questi libri violando la sostanza della legge che permette (bontà sua) l’acquisizione allo scanner del libro per uso personale ma non consente la diffusione e quindi la condivisione del lavoro di scansione e correzione. Ma credendo fermamente nel diritto dell’autore nel vedersi remunerato il frutto del proprio ingegno, richiediamo a chi voglia leggere questi libri la corresponsione di una somma pari al 6% del prezzo di copertina, somma che sarà da noi fatta pervenire agli autori in misura e modalità del tutto analoghe a quanto fanno gli editori”.
Conseguenza ideale dell’operazione è che l’autore di un libro venduto su supporto cartaceo ad un prezzo di copertina di 16 euro, otterrà dai promotori dell’iniziativa 0,96 eurocent.
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Non vedenti, clamorosa iniziativa su web