C’è qualcosa nell’aria per le chat di Google: con le pulizie di primavera è arrivato anche un curioso blocco delle richieste XMPP (il protocollo open su cui è basato Gtalk) provenienti da alcuni client sviluppati da terzi. E ora Geek.com riporta indiscrezioni (confermate da più fonti) che vorrebbero in dirittura d’arrivo il progetto Babble: un’unica grande chat interpiattaforma e multiservizio per tutti i domini di Mountain View , capace di riunire in un sol colpo le conversazioni che avvengono su tutti i diversi canali che compongono la galassia delle chat di BigG.
Fino ad oggi l’interazione in tempo reale tra i diversi servizi di Google è stata piuttosto limitata: fatta salva l’interconnessione tra Gmail e Gtalk, il resto dei possedimenti fa storia a sé. Con Babble tutto questo cambierà: le chiacchiere live convergeranno sotto un unico ombrello , e potranno svilupparsi non solo sui PC ma anche tra computer e altri dispositivi (Android, ChromeOS tanto per cominciare, e magari anche altri) e tra i diversi servizi. Pare probabile affermare che la scelta della tecnologia da utilizzare questa volta sarà diversa da quanto visto in passato, e sempre secondo Geek.com si tratterebbe di un protocollo sviluppato da Google stessa e messo a disposizione degli sviluppatori unicamente tramite API.
Babble sarà quasi sicuramente oggetto di un lancio, o quantomeno di un annuncio al pubblico, nel corso della prossima conferenza Google I/O che si terrà a metà maggio a San Francisco. Sarà quello il momento che chiarirà i confini e la portata di questa nuova direzione intrapresa. Ed è probabile che proprio in quell’occasione possa debuttare anche un altro servizio che si è intravisto in Rete in queste ore (prima di sparire): Google Keep .
Keep parrebbe essere un servizio costruito sopra Gdrive. La somiglianza a un software di successo come Evernote è evidente: un sistema per prendere appunti e tenere in archivio informazioni (foto, disegni, brevi registrazioni audio), da organizzare in cartelle, sfruttando i tag per ordinarle e permettendo di collaborare su ciascuno di questi elementi. Quanto visto da Android Police lascia intendere che Keep sia ai primordi dello sviluppo, ancora limitato nelle funzioni e poco raffinato nel suo funzionamento. Ci sarebbe ancora un po’ di lavoro da fare prima di renderlo presentabile al pubblico, e in grado di competere con la concorrenza. Non per niente è già finito offline , o quantomeno non è più accessibile dai comuni navigatori.
L’idea di Keep appare finalmente ampliare in modo significativo lo scopo di Gdrive, fin qui davvero limitato nelle sue capacità: il cloud storage di Mountain View è indietro rispetto ai primi della classe (Box, Dropbox e Skydrive), ma con l’iniezione di un blocco appunti avanzato potrebbe fare molto comodo agli affezionati utenti dei servizi di BigG. Discorso molto diverso per Babble: l’esigenza di una messaggistica istantanea che permei tra i vari servizi e portali di Google è evidente , anche e soprattutto in funzione competitiva (Apple fa già qualcosa del genere con iMessage, Microsoft sta facendo convergere tutto o quasi su Skype). Dunque è auspicabile che se così deve essere a Mountain View facciano il possibile per affrettare questa transizione verso il nuovo protocollo.
Luca Annunziata