DRM che va, DRM che viene. Con l’ultimo aggiornamento di QuickTime, giunto alla versione 7.5.7 e inoculato dall’Aggiornamento Software di Mac OS X sui MacBook ultimo modello (per intenderci quelli con chassis in alluminio Unibody), la casa di Cupertino ha cancellato alcune limitazioni introdotte con l’arrivo sui suoi ultimi modelli di laptop dell’interfaccia video DisplayPort.
La tecnologia HDCP ( High Definition Content Protection ), utilizzata per limitare la fruizione di contenuti in alta definizione su apparecchi non in grado di garantire la protezione del flusso video, dovrebbe servire ad impedire copie non autorizzate del materiale HD acquistato su iTunes Store – e, più in generale, per impedire qualsiasi duplicazione non autorizzata di qualsiasi contenuto in alta definizione.
Nel caso dei MacBook, tuttavia, un errore nell’implementazione del protocollo impediva anche la fruizione di materiale SD (standard definition) regolarmente acquistato e detenuto su schermi diversi da quello del notebook stesso. Una mancanza dovuta evidentemente ad un bug software, che ora Apple ha sistemato con questo aggiornamento.
Resta la limitazione per quanto attiene al materiale HD presente sull’iTunes Store o comunque fruibile attraverso la Rete: per quello, resta necessario dotarsi di schermi compatibili con il protocollo DPCP ( DisplayPort Content Protection ), a meno di ulteriori modifiche al motore di QuickTime conseguente ad un cambio delle politiche adottate dalle major in materia di video ad alta definizione. ( L.A. )