Roma – Sviluppatori più o meno indipendenti, siti specializzati sull’universo Apple e testate giornalistiche mondiali stanno tentando di rispondere ad una domanda che in molti si stanno ponendo fin dal keynote di Jobs al Macworld Expo : “Le nuove macchine Macintel sono veramente più veloci degli antenati basati su G5?”.
Ovviamente, per rispondere a questa domanda tutti gli appassionati e gli specialisti del settore si stanno concentrando sui confronti velocistici tra MacBook Pro e PowerBook G4 e tra l’iMac G5 e l’iMac con processore Intel che gli ha rubato la scena.
Steve Jobs, CEO di Apple, nel corso del Macworld Expo di San Francisco, ha presentato la sua macchina mostrando, benchmark effettuati con SPECint e SPECfp grazie ai quali il cambio della guardia per l’iMac portava con sé una velocità praticamente raddoppiata e nel caso del nuovo portatile il confronto con quello precedente risultava addirittura impietoso, fornendo come risultato una capacità di elaborazione quattro volte superiore . Mentre i primi esemplari di iMac stanno cominciando ad arrivare in tutto il mondo, dando il via ad alcuni studi e diversi test valutativi, per scoprire le potenzialità dei nuovi MacBook Pro bisognerà aspettare febbraio, data entro la quale Apple pensa di riuscire ad avere un numero di esemplari abbastanza ampio per poter inondare il mercato.
Nonostante non vi sia al momento disponibilità dei nuovi portatili della casa della Mela, un noto blogger americano, sviluppatore di BARTsmart , un simpatico widget capace di attingere informazioni riguardanti gli orari delle reti ferroviarie, ha recentemente pubblicato sul suo sito i primi benchmark riguardanti esemplari in preproduzione, quindi abbastanza incompleti e non troppo affidabili . I test condotti in comparazione tra il MacBook Pro Duo a 1,8 GHz e il PowerBook G4 da 1,67 GHz hanno mostrato, in ogni modo, dati importanti. Stando ai test, la velocità di encoding tramite iTunes e QuickTime è aumentata del 33% nei modelli dotati con processori Intel Core Duo, ma se confrontati con i G5 da 2 GHz presenti sui PowerMac, il vecchio processore risulta tuttora il più veloce. Altri test condotti sul versante video danno vittorioso il MacBook Pro ma, per il momento, non ci addentriamo in queste misurazioni.
Alla ricerca di uno scontro alla pari, non può mancare una comparativa tra le due macchine che sono presenti nel loro stadio finale sul mercato, ovvero i due iMac. Il modello dotato di PowerPC G5 e quello con il processore a doppio core di Intel sono stati i protagonisti indiscussi dei test effettuati da esperti e smanettoni in tutto il mondo nel corso di questa settimana. È reperibile in rete, infatti, una buona quantità di prove di comparazione che vanno dalla misurazione del tempo di boot fino ai benchmark più impegnativi che coinvolgono diversi programmi. Il video, di fattura piuttosto amatoriale, reperibile presso questa pagina mostra l’accensione in contemporanea dei due iMac dove si nota la maggiore velocità di boot della macchina con CPU Intel. Purtroppo per l’autore del video, il risultato ottenuto non è pregnante in quanto non solo non sono riportati i modelli di iMac, ma mancano anche le indicazioni circa la salute dei sistemi (come per esempio lo stato del disco fisso che incide molto sulla velocità).
Sicuramente più autorevole è il contributo fornito da Arstechnica che propone l’iMac G5 da 1,8 GHz e l’iMac Core Duo a confronto in tre test diversi. Il primo riguarda la conversione di file effettuata tramite QuickTime, il secondo si riferisce alla velocità di masterizzazione di un CD ed, infine, il terzo è un benchmark capace di testare diversi aspetti del sistema. Mentre nei primi due test l’iMac G5 se la cava egregiamente battendo sempre in velocità l’avversario dotato di processore Intel, quest’ultimo fornisce risultati impressionanti nell’ultimo benchmark (Xbench 1.2) che si avvicinano, e in molti casi superano, le prestazioni di un PowerMac G5 con frequenza operativa a 2,5 GHz. Altri test effettuati da Arstechnica, che riguardano il programma Photoshop e la demo del videogioco Unreal Tournament 2K4, pongono luci e ombre sull’effettiva velocità del nuovo processore Intel. Se da un lato l’iMac Core Duo guadagna punti nell’esecuzione di comandi tramite il programma di grafica, perde comunque nettamente sul versante videoludico.
Infine, l’ennesimo contributo di una testata specializzata sull’universo Apple mostra i propri risultati che confondono nuovamente le idee a chi si sta semplicemente domandando “è più veloce l’uno o l’altro?”. Macworld compie subito una prima distinzione di benchmark: una serie dedicata alle applicazioni Universal , ovvero quelle che girano nativamente sul nuovi iMac Core Duo, e l’altra serie dedicata alle applicazioni che vengono fatte partire tramite l’emulatore software Rosetta . Nei programmi nativi per piattaforma Intel, il Macintel risulta effettivamente più veloce in quasi tutti gli applicativi . Nei programmi non Universal, il Macintel paga lo scotto dell’emulazione che risulta in ogni ambito più lento rispetto al corrispettivo G5.
Fermo restando che i dati in possesso non ricoprono tutti gli ambiti e tutte le applicazioni usufruibili su di un PC, ci si può azzardare, sempre con molta cautela, a fornire una chiave di lettura per rispondere alla domanda ” i Macintel sono veramente più veloci dei G5? “. Quasi tutti i tester, nel corso delle loro prove, hanno provato a fornire una conclusione e hanno menzionato le stesse metodologie di valutazione. Coloro che hanno effettuato i benchmark hanno notato che i Macintel sono effettivamente più veloci. Questa affermazione è la stessa che ha pronunciato Steve Jobs nel corso del suo keynote ed è accettabile, a patto di fornire un’adeguata spiegazione.
I Macintel utilizzano un’architettura diversa dalla precedente G5; le applicazioni Universal , ovvero quelle scritte appositamente per loro, sfruttano tutta la potenza elaborativa del doppio core del processore Intel e si avvantaggiano di ottimi risultati , migliori rispetto a quelli che si possono raggiungere tramite i PowerPC G5 e ancora di più rispetto ai G4. Nonostante la maggiore velocità è invero logico pensare, e i dati lo dimostrano, che l’iMac Core Duo e il MacBook Pro corrano rispettivamente due volte e quattro volte più veloce dei loro corrispettivi G5 e G4. Steve Jobs, nel corso della sua presentazione al MacWorld Expo ha sfruttato solamente “alcuni” dati derivanti dai benchmark, che coprivano solamente taluni aspetti. Per questo motivo è impossibile affermare che Jobs sia un bugiardo; piuttosto sarebbe giusto dargli il titolo di prestigiatore. Per quel che riguarda invece il versante dell’emulazione, Rosetta se la cava egregiamente per essere un emulatore software, ma non raggiunge comunque velocità tali da poter superare le piattaforme native .
Chiarito questo, se i dubbi rimasti riguardassero l’acquisto del nuovo sistema, i ricercatori, i giornalisti e gli esperti del settore in coro consigliano di acquistare le nuove macchine di Apple quando saranno disponibili più applicativi Universal, quindi capaci di girare in maniera nativa sulla nuova piattaforma Intel senza doversi affidare a Rosetta che porta con sé sensibili cali di performance.
Dario Panzeri