In Messico c’è chi presta il braccio alla siringa che inietta loro un chipetto delle dimensioni di un chicco di riso, c’è chi si sottopone di buon grado al tracciamento. È una misura che un numero sempre più cospicuo di messicani sceglie di adottare per scoraggiare i rapitori: basta loro lanciare un silente segnale di allarme per essere rintracciati e localizzati dalle forze dell’ordine.
A far dormire sonni tranquilli i messicani più agiati è Xega , l’azienda che ha lanciato il servizio di chippatura tracciante . In cambio di oltre 2500 euro per l’impianto , in cambio di 1500 euro per l’abbonamento annuale, Xega offre VIP , un sistema di localizzazione satellitare per persone “approntato per operare nelle aree più pericolose dell’America Latina”.
Apripista della chippatura umana, i messicani non tendono a considerare il servizio uno strumento di sorveglianza invasivo, non si sentono prigionieri di una libertà vigilata , non temono furti di identità . Anche le preoccupazioni relative alle ripercussioni sulla propria salute si sgretolano al cospetto di un sistema di prevenzione contro i rapimenti : le cronache hanno scatenato apprensioni e timori, questo tipo di crimine è all’ordine del giorno. Uno degli stessi dirigenti dell’azienda è stato vittima di un rapimento: è così che un antifurto satellitare per veicoli si è trasformato in un sistema di tracciamento per persone da iniettare sottopelle.
L’elemento inscindibile dalla persona è un Verichip : contenuto in una capsula che misura pochi millimetri, sono necessari dai 5 ai sette secondi perché venga iniettato. Il chippetto comunica con un dispositivo che l’utente deve portare sempre con sé per assicurare la localizzazione a mezzo GPS. In una situazione di emergenza, qualora il portatore avesse la necessità di allertare le autorità, basta attivare il sistema premendo un pulsante: copertura GPS permettendo, Xega comunicherà alle forze dell’ordine la posizione dell’utente in difficoltà. Xega promette un tracciamento ad hoc, su richiesta dell’abbonato: genitori e aziende non potranno sorvegliare figli e dipendenti, gli spostamenti dei messicani non potranno essere tracciati a vantaggio di stato o mercato.
Nonostante l’entusiasmo dei messicani sia dimostrato dal successo di cui sta godendo Xega, c’è chi osserva come il sistema di tracciamento umano venduto dall’azienda non sia che un inefficace palliativo: è l’attivista anti-chip Katherine Albrecht a osservare come un chippetto impiantato sotto pelle si riveli pericoloso e inutile. Ad un rapitore avveduto basta distruggere il sistema GPS che l’utente Xega porta con sé per far perdere le tracce della vittima del sequestro.
Gaia Bottà
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