San Jose (USA) – Adobe ha rilasciato una nuova versione del toolkit Extensible Metadata Platform (XMP), la 4.1.1, che per la prima volta adotta la licenza open source BSD. Sebbene il codice del software fosse già aperto, il passaggio ad una licenza open source standard, e nella fattispecie la notissima BSD, lo rende ora pienamente integrabile con il software free/open.
In passato l’incompatibilità della licenza che accompagnava XMP con quella GPL ha costretto diversi progetti free software, come l’add-on XMP Manager per Nautilus e la libreria exempi , ad implementare da zero le funzionalità di scrittura e lettura dei metadati XMP.
Il general manager di XMP, Gunar Penikis, afferma che la licenza BSD ha il vantaggio di essere compatibile sia con il software libero e open source che con quello proprietario.
Come spiegato in questo articolo di Wikipedia, la specifica XMP definisce un modello di metadati basato su XML che può essere utilizzato con diversi formati di documento e di file multimediale, tra i quali PDF, JPEG, JPEG 2000, GIF, PNG, HTML, TIFF, Adobe Illustrator, PSD, PostScript e Encapsulated PostScript.
L’XMP Toolkit 4.1.1 può essere scaricato da qui .
Ieri Adobe ha anche rilasciato una versione beta di ColdFusion 8 , il proprio ambiente di sviluppo per applicazioni Internet e siti web, in grado di supportare il Microsoft.NET Framework. La nuova release del software consente infatti agli sviluppatori di richiamare gli oggetti MS.NET direttamente dall’interno del codice scritto con ColdFusion.
“I clienti non hanno più bisogno di fare una drastica scelta di campo quando sviluppano applicazioni per Internet”, ha affermato Tim Buntel, senior product marketing manager di Adobe. “Con ColdFusion 8 possono sfruttare le peculiarità di entrambe le piattaforme di sviluppo”.
La versione finale del nuovo ambiente di sviluppo di Adobe è attesa per questa estate.