I netbook salgono, i tablet scendono

I netbook salgono, i tablet scendono

Con la nascita di una versione da 10 pollici del piccolo di casa Acer si assiste forse al consolidamento di un trend. Che potrebbe anche dare ragione a chi nei netbook non ha mai creduto
Con la nascita di una versione da 10 pollici del piccolo di casa Acer si assiste forse al consolidamento di un trend. Che potrebbe anche dare ragione a chi nei netbook non ha mai creduto

Il CEO di AMD, Dirk Meyer , è categorico: tra un po’ non ci sarà quasi più nessuna differenza tra notebook e netbook , con i primi che andranno gradualmente verso l’adozione di formati più compatti e componentistica più conveniente, e i secondi che cresceranno gradualmente di dimensione e si piazzeranno su fasce di prezzo sostanzialmente simili agli altri. È per questo che, spiega Meyer, la sua azienda non ha in tasca alcuna soluzione per combattere in una arena popolata da Intel Atom e Via Nano.

L’idea di Meyer, più volte ribadita in passato e divenuta la risposta standard a domande di questo tipo rivolte dai giornalisti ad AMD durante il CES, è corroborata dalle uscite che il chipmaker di Sunnyvale e i suoi partner hanno in programma per i prossimi mesi: laptop basati sula piattaforma Yukon , leggeri e con schermi da 12 pollici , autonomie accettabili (da 180 a 240 minuti circa) e allestimenti hardware di poco inferiori ai loro fratelli maggiori da 14 pollici in su.

Non è un caso, per altro, se nel corso di questi mesi sia Asus che gli altri concorrenti del segmento netbook si siano affaccendati a tirare fuori sempre più versioni (anche lussuose ) dei propri prodotti: dice Meyer che i consumatori che fanno dei compromessi per scegliere il prezzo di un netbook devono rinunciare “a una esperienza PC completa, in particolare per quanto riguarda grafica e capacità multimediali”. Quello che Meyer non dice, e che invece dicono altri dirigenti AMD interpellati al riguardo da Punto Informatico , è che il valore di mercato delle piattaforme netbook è scarso : partire oggi probabilmente si rivelerebbe poco remunerativo se non addirittura un investimento in perdita.

Se AMD e il suo CEO avranno ragione lo dirà il futuro, ma è senz’altro vero che i netbook di oggi sono molto diversi da quelli lanciati appena un anno addietro. Basta guardare al nuovo Acer Aspire One D150-B che, oltre al citato schermo da 10 pollici, monta anche un Atom N280 (appena pochi megahertz più veloce del predecessore N270 montato sulla versione base), 2GB di RAM e un disco rigido da 160GB. Tutto per rientrare nei limiti imposti da Microsoft per installare Windows XP sulla macchina, ormai l’OS obbligato sui netbook, ma per compensare ci sono pure batteria a 6 celle e moduli 3G o WiMAX.

I prezzi annunciati spaziano da 329 a 449 euro , con quest’ultimo prezzo riferito alla versione che integra il modem 3G. Fatta eccezione per la CPU (e il relativo chipset), non c’è poi molta differenza tra le caratteristiche di netbook e un notebook di fascia medio-bassa: la differenza è che l’Atom non gode di alcune delle caratteristiche che rendono una CPU Core 2 Duo particolarmente performante, senza contare che il chipset incorpora una VGA (la GMA 950) che risale almeno ad una generazione fa – se non due – dei prodotti pensati per la mobilità.

C’è anche un altro fattore da registrare e tenere in considerazione: uno dei possibili sconfitti di questa battaglia per la portabilità di Internet potrebbe essere WiMAX . Nokia, che tra i primi ha lanciato un dispositivo di classe MID, ha annunciato nelle scorse ore che intende mettere fine alla produzione della versione equipaggiata di modulo WiMAX del suo N810 : la domanda per questa versione, pare , non soddisferebbe le attese. L’N810 WiFi resta al suo posto nella gamma Nseries del produttore finlandese.

Luca Annunziata

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
27 gen 2009
Link copiato negli appunti