I non vedenti accusano AOL

I non vedenti accusano AOL

Non è una novità ma, colpendo il provider più grande, i non vedenti americani sperano di portare all'attenzione di tutti un tema decisivo
Non è una novità ma, colpendo il provider più grande, i non vedenti americani sperano di portare all'attenzione di tutti un tema decisivo


Palo Alto (USA) – Sul tavolo c’è il rischio che una fetta importante della popolazione, e non solo di quella americana, sia tagliata fuori dalla rivoluzione digitale. Questo è il peso che ha assunto nelle scorse ore la denuncia pubblica con cui le associazioni di non vedenti americane hanno attaccato America Online . Il maggiore provider sarebbe infatti colpevole di non aver predisposto servizi e operazioni in grado di raggiungere anche chi non può vedere il monitor del proprio computer.

Le associazioni si sono costituite contro AOL sostenendo che l’azienda viola il Disabilities Act, una legge che di fatto impone una “compatibilità tecnologica” con le esigenze dei disabili. Secondo il presidente della Federazione nazionale dei non vedenti, Marc Maurer, che ha parlato in una intervista al New York Times, “si deve fare in modo che tutti siano in grado di utilizzare questi strumenti di informazione digitale. Credo che questa causa aiuterà a dare una forma nuova al mondo digitale nei prossimi anni”.

Sebbene le accuse rivolte ai maggiori fornitori di servizi in rete siano tutt’altro che nuove, gli osservatori e i legali che si occupano del caso sono tutti d’accordo sul fatto che da questa denuncia potrebbero emergere linee guida da far valere per tutti.

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Pubblicato il
5 nov 1999
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