Il 2007 è certamente un anno da ricordare in casa Apple. Dall’iPhone ai nuovi iMac, passando per altri aggiornamenti vari, si giunge alla giornata di mercoledì scorso per vedere come Steve Jobs ha rivisto l’intera linea di iPod. Il 2007 di Apple ha un grande protagonista che presto verrà rilasciato: Leopard, la release 10.5 di OS X che ora interessa anche iPod; questa è già una novità nella novità, ma quella che ha catalizzato l’attenzione è certamente iPod touch, figlio della maturata esperienza su iPhone.
Lascio ai Portali Amici del progetto “Apple D-User” le cronache dell’evento e l’esame più approfondito dei prodotti per concentrare invece l’attenzione su una domanda precisa: ” Quanto sono usabili gli iPod? “.
Una premessa non del tutto ovvia…
La tecnologia negli ultimi anni ci ha offerto nuovi prodotti che consumiamo valutandone il contenuto tecnologico come, troppo spesso, solamente il senso estetico, quel bello che ci piace tanto da definire valido un prodotto. Il lettore mp3 è certamente fra le novità che più hanno riempito tasche e borsette dopo il debutto del cellulare e dell’apri cancello elettrico.
Le ridotte dimensioni, la necessità di soluzioni estetiche intriganti, la necessità di contenimento dei costi hanno fatto di tutti i lettori mp3 dei prodotti scarsamente Accessibili ed Usabili a danno di tutti i D-User.
Se per definizione questi aggeggi tecnologici sono per lo più da “bollino rosso” perché allora scrivere uno speciale su prodotti genericamente condannati in partenza? Il motivo c’è, ma solo da pochi giorni: Apple, certamente in maniera inconsapevole, ha prodotto lo strumento per giungere all’Usabilità perfetta in determinate condizioni d’uso.
Ora il punto è: Apple leggerà mai questo articolo?
Un’ultima premessa, anch’essa non del tutto ovvia per chi non conosce a fondo il mondo dei Disabili: le valutazioni fatte hanno preso in esame le difficoltà di un Disabile motorio negli arti superiori e quindi deficitario della capacita di maneggiare con precisione e disinvoltura.
iPod shuffle
Il “cucciolo” della gamma è forse uno dei modelli più appetibili. La sua pinza/fermaglio lo rendono un prodotto normale dotato di un naturale ausilio di ancoraggio che lo vincolerà la dove il Disabile se lo trova più comodo.
La sua semplificazione rispetto agli altri modelli lo rende anche maggiormente fruibile al Disabile ipo- o non-vedente mentre il distonico, come me, potrà agire sulla ghiera, abbastanza certo che l’iPod rimarrà lì in posizione. Da provare sarebbe l’ancoraggio al polsino della giacca con il filo delle cuffie che corre all’interno della manica. Con un poio di occhiali scuri potremmo anche apparire come dei “bodyguard”.
iPod classic
Cosa dire? Ricordando vagamente una canzone della Gianna Nannini: “Bello! Bello e impossibile con quel suo look da ammirare e quella memoria da sognare… Bello!”
C’è dire solo una cosa: chi può usarlo se lo goda!
iPod classic – Extra
Non bisogna dimenticare che per un utilizzo stanziale sono disponibili diversi accessori Dock ed altro che consentono il controllo remoto dell’iPod; molti prodotti sono corredati da telecomando. Questa può essere per molti una grande soluzione.
iPod nano
Il nano ha tutti i pregi è difetti che in massima parte ha il classic. Come il modello grande può essere usato da chi ci riesce…
L’immagine mostra la silouette del nuovo nano
iPod touch
È ora che il discorso si fa veramente interessante!
Per la prima volta un iPod è dotato di OS X e WiFi. In altre parole abbiamo un prodotto realmente innovativo, in grado di consentire soluzioni impraticabili in precedenza. Per comprendere meglio è doverosa un’ampia parentesi che, senza voler generalizzare, può essere considerata un teorema.
L’immagine mostra la siloutte del nuovo touch
L’immagine mostra l’iPod touch mentre riproduce un filmato
Il Disabile motorio, preso a rappresentanza di tutta una categoria, agisce quasi sempre meglio nell’ambiente in cui vive, sia esso la casa o l’ufficio. In quel contesto c’è la possibilità di organizzarci, di rendere comode e più accessibili le postazioni, di plasmare l’ambiente ed i suoi controlli in base alle personali attività. Anche uno strumento nato per essere trasportato trova un miglior utilizzo in una condizione stanziale. Io, Disabile motorio per Tetra Paresi Spastica, utilizzo in casa con totale autonomia il mio Nokia 9500 Communicator che in viaggio devo far gestire da chi mi accompagna. Il Nokia Communacator come l’iPod sono oggetti “mobili” che però possono evolversi per rimanere essi stessi nell’hardware…
L’iPod touch, o iPod di sempre, è però anche uno strumento a sé, che può servire anche in casa quando ci si rilassa ascoltando musica non necessariamente dal computer o dallo stereo. Perché altrimenti Apple avrebbe prodotto iPod Hi-Fi, Bose le sue soluzioni e con queste firme molti altri produttori?
Perché iPod è “specialmente” un oggetto da trasporto, ma non solo. Perché può essere il contenitore che gestisce in alternativa al computer i contenuti musicali. Andando verso la domotica, vediamo come all’ambiente di casa si stiano correlando soluzioni che in tempi passati erano pensate come meri ausili per Disabili.
Questa ampia parentesi serve a dimostrare che un prodotto trasportabile può essere realmente di Tutti se gli si da un controllo remoto che ora è possibile e doveroso prendere in esame!
Detto ciò giungiamo ad un utile paradosso: realizzare per uno strumento da toccare ( touch ) un software che permetta di non toccarlo!
L’idea
Non è nuova, l’avevo proposta a voi a febbraio con il nome di ” Apple Remote iPhone ” quando scrissi il secondo articolo della serie ” L’iPhone Apple visto DisabilMente – Riflessioni, soluzioni e speranze affinché sia Usabile anche da parte di un Disabile “.
Oggi è ora di parlare e di chiedere l'” Apple Remote iPod “. La possibilità di avere a video sul Mac (o PC Win) l’esatta riproduzione dell’iPod touch ed un software che, attraverso il puntatore del mouse, emuli il polpastrello del dito Disabile.
Provate ad immaginare, pur non avendo deficit fisici, la comodità di gestire un iPod touch collocato su un iPod Hi-Fi, o prodotto simile, che suona, scarica, fa ciò che volete senza impegnare la CPU del computer che può andare anche in Stop e riattivarsi quando ne avrete bisogno.
Ecco, questa sarebbe vera innovazione!
Una soluzione che non mutando l’hardware destinato ai più, realizza un software per tutti che renderebbe il prodotto iPod touch realmente per Tutti!
Non vi sono limitazioni tecnologiche ed Apple ha tutti gli strumenti e le risorse umane per realizzare un’innovazione che è solo una variante fortemente ridimensionata di Apple Remote Desktop.
Don’t touch my iPod!
Non essendo un orologio Breil forse è meglio riscrivere lo slogan in: “Toccami! Come sai fare tu…!”
Se Apple rimanesse sorda alla proposta, cancellerebbe molta della sua stessa cultura alimentata da innovazione, lungimiranza e quel “Think different!” che ci ha proposto per anni e che molti hanno ascoltato, tanto da farla crescere ad arrivare dov’è oggi…
In conclusione
“C’è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti”
(Henry Ford)
Carlo Filippo Follis
Norisberghen.it – Progetto ” Apple D-User ”