Piccoli sistemi operativi crescono: Sailfish e Firefox OS, rispettivamente le creature mobile di Jolla e Mozilla, stanno muovendo i primi passi nell’affollato panorama degli smartphone, e il palcoscenico dell’imminente Mobile World Congress di Barcelona è il terreno ideale per rilanciare l’azione di entrambi. I finlandesi ex-Nokia si accingono a distribuire la prima versione commerciale del proprio sistema, tentando anche di colonizzare gli smartphone Android già in circolazione, mentre gli uomini della Foundation sono alle prese con la seconda generazione di hardware che dovrebbe permettere il salto di qualità necessario a prendere posizione in modo stabile nella fascia media del mercato.
Dal loro quartier generale scandinavo, gli uomini di Jolla hanno fatto sapere che entro l’inizio di marzo il quarto aggiornamento della versione 1.0 del loro sistema operativo sarà rilasciata al pubblico : si tratterà di un vero e proprio spartiacque , visto che in concomitanza con questo evento dovrebbe essere garantita la compatibilità del sistema operativo con alcuni dei dispositivi più venduti del mondo Android , compresi Samsung Galaxy, Sony Xperia e Nexus ( una mossa simile l’ha fatta anche Canonical con Ubuntu). In questo modo chi volesse provare Sailfish OS non dovrà fare altro che scaricarlo e installarlo: una prospettiva probabilmente riservata a una nicchia di utenti, ma si tratta di un movimento in crescita che Jolla spera di cavalcare. Chi poi non volesse o potesse cambiare sistema operativo sul proprio smartphone, potrà comunque iniziare a familiarizzare con l’interfaccia Sailfish tramite un launcher che sarà reso disponibile a giorni su Google Play .
In questo modo la caratteristica interfaccia sviluppata da Jolla potrà fare capolino su Android: un launcher è il software che gestisce l’organizzazione di icone e widget sullo schermo dei telefoni Android, ce ne sono diversi già disponibili (alcuni, come Nova , di grande successo), e questa trovata mette in luce tra l’altro la compatibilità profonda a livello di programmazione tra i due ecosistemi. Una strategia interessante, che potrebbe convincere parecchi utenti della bontà dell’approccio Jolla e magari dirottarli in futuro su un apparecchio che monti l’altro sistema operativo: su di esso ritroverebbero le stesse applicazioni con cui hanno già familiarità su Android (è possibile installare diversi marketplace già presenti sull’OS Google, anche Play pur non essendoci un accordo ufficiale con Mountain View), Jolla sta anche negoziando gli accordi necessari a inserire nei listini degli operatori i proprio terminali e sta ampliando le collaborazioni con produttori OEM per aumentare la scelta e le alternative per Sailfish OS.
Tra gli accordi più interessanti annunciati da Jolla c’è quello con due altre aziende finlandesi molto note: F-Secure e Rovio , marchi noti per software anti-malware e i giochi di successo della saga Angry Bird, offriranno i propri servizi sui terminali Sailfish OS. La prima incorporerà il proprio cloud storage younited nel sistema operativo, in modo tale che gli utenti potranno condividere con altri apparecchi (PC e tablet) i propri documenti. La seconda si spinge più avanti, diventando il primo partner del progetto “The Other Half”: le cover degli smartphone Jolla sono di fatto la metà inferiore del telefono, e oltre a cambiare l’estetica dell’hardware comprendono anche delle modifiche automatiche all’aspetto e ai suoni del sistema operativo. Quelle prodotte in collaborazione con Rovio e con gli uccelli di Angry Bird garantiranno suoni e sfondi personalizzati ed esclusivi legati alla saga della lotta contro i maiali ruba-uova, e anche il marchio finlandese di abbigliamento Makia avrà la sua cover multimediale per Jolla, con capacità analoghe a quella Rovio ma ovviamente risultati differenti.
Diverso il cammino che attende Firefox OS: fino a questo punto il sistema operativo mobile di Mozilla è rimasto confinato su apparecchi di fascia bassa , contraddistinti da un prezzo contenuto e per questo molto ben venduti dal primo partner, Telefonica, in alcuni paesi del Sudamerica. La casa del panda rosso però è attesa a questo punto alla prova del nove, dovendo dimostrare che il suo OS sta maturando e diventando più solido: un tablet pronto per il mercato forse è ancora presto per vederlo, ma terminali con maggiore potenza e capacità più evolute di quelli visti fino ad ora sarebbero un passo in avanti. Un buon inizio potrebbe essere il Geeksphone Revolution , terminale capace di far girare indifferentemente Android e Firefox OS: le caratteristiche hardware sono da fascia medio-alta , il prezzo contenuto, la possibilità di optare per il vasto ecosistema Android se Firefox OS non fosse abbastanza un paracadute che potrebbe convincere più di qualcuno a tentare questa strada.
Luca Annunziata