L’ha fatto capire con sufficiente chiarezza: meglio procedere a piccoli passi che lanciarsi in quarta sul vasto sentiero dei social network. Questa la strategia recentemente illustrata dal CEO di Google Eric Schmidt, intervenuto nel corso dell’ultima edizione delle Zeitgeist Conference in Arizona.
Che i nuovi sforzi di BigG siano in larga parte concentrati sulla realizzazione di una piattaforma social in grado di competere con Facebook è cosa nota . Ma la strada che porterà a Google Me potrebbe non essersi rivelata cosi agevole per l’azienda di Mountain View. Che ha tuttavia annunciato novità significative entro il prossimo autunno.
Piccoli passi, per l’appunto. Come sottolineato dallo stesso Schmidt, Google Me potrebbe non rappresentare più un’entità del tutto separata, un vasto sonodo di relazioni nel più classico stile Facebook. La Grande G potrebbe invece optare per l’integrazione di vari servizi social all’interno dei suoi stessi strumenti online .
Come ad esempio YouTube. Uno di questi piccoli passi potrebbe infatti essere intrapreso attraverso l’integrazione di un meccanismo di notifiche tra i meandri della piattaforma di video sharing. In altre parole, ogni utente sarebbe in grado di capire quali amici abbiano visualizzato un determinato video .
Si tratta ovviamente di indiscrezioni, apparse in particolare tra le pagine online del Wall Street Journal . Google avrebbe inoltre intenzione di entrare in contatto con Twitter e Flickr per ottenere il permesso di integrarli nei suoi servizi. E tra gli obiettivi dell’azienda di Mountain View ci sarebbe anche il social gaming.
In sintesi, trascinare gli utenti fuori da Facebook, offrendo loro la possibilità di giocare con i bestseller del game developer Zynga. Sarebbe il frutto di almeno 100 milioni di dollari investiti da Google nella società creatrice di Mafia Wars e Farmville . Almeno secondo un articolo apparso su TechCrunch .
Dunque si dovrà attendere l’autunno, così come le prossime festività natalizie per saperne di più su Google Music. Nuove indiscrezioni hanno infatti preso piede sul servizio di streaming in the cloud di BigG. Gli utenti potrebbero pagare una cifra che si aggira sui 25 dollari annuali per riversare la propria musica sui server di Google Me.
Sempre secondo i rumors , Google vorrebbe offrire gratuitamente l’ascolto one-shot in streaming di ogni singolo brano, un po’ come MySpace e Lala prima di Apple. Una volta ascoltata, la canzone sarà in vendita anche in formato singolo, semplicemente come iTunes. Infine – altro piccolo passo – gli utenti potranno condividere i propri brani. A ritmo social, ovviamente.
Mauro Vecchio