È la versione high-tech di quella Rock and Roll Hall of Fame che ogni anno lancia musicisti e compositori nell’Olimpo dei mostri sacri della musica popolare. The Internet Hall of Fame è il nuovo muro delle celebrità dell’ecosistema digitale, sponsorizzato dalla statunitense Internet Society per dare lustro ai grandi protagonisti della rivoluzione del World Wide Web.
“Noi tutti beneficiamo del loro straordinario contributo alla Rete globale – ha spiegato il presidente e CEO di Internet Society Lynn St. Armour – perché l’hanno resa uno dei più potenti catalizzatori di sviluppo economico e sociale di tutti i tempi”.
Nove le nazioni del Pianeta rappresentate nella prima infornata di nomine, con 11 autori di pubblicazioni e un premio Oscar. Si parte dai cosiddetti pionieri , dall’immancabile Vint Cerf a Paul Baran , padre delle tecnologie a commutazione di pacchetto. A seguire , quelli che sono stati chiamati connettori globali : il founder del Network Startup Resource Center (NSRC) Randy Bush e l’ex-vicepresidente degli Stati Uniti Al Gore , passando per Brewster Kahle di Internet Archive.
Non mancano poi gli innovatori, a partire dal padre del web Tim Berners-Lee per arrivare all’inventore della posta elettronica – nonché del simbolo a forma di chiocciola – Ray Tomlinson . Con un occhio di riguardo al vasto ecosistema del codice aperto, con la nomina di Linus Torvalds .
Da Craigslist – nella figura del founder Craig Newmark – ai vertici della Mozilla Foundation, con Mitchell Baker . I rappresentanti della Internet Society hanno voluto omaggiare i più disparati ambiti della rivoluzione digitale per rendere al meglio l’infinito potenziale delle tecnologie e dei servizi legati alla Rete. La Internet Hall of Fame verrà presto ampliata con nuovi nomi e nuove esperienze.
Mauro Vecchio