I pornoSimpsons colpiscono ancora

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Pedopornografia apparente o reale? In Australia un secondo uomo finisce in manette per cartoni animati a luci rosse
Pedopornografia apparente o reale? In Australia un secondo uomo finisce in manette per cartoni animati a luci rosse

Un uomo in Australia, il ventottenne Kurt James Milner, è stato arrestato perché aveva sul proprio hard disk materiale pornografico con i Simpsons, le Superchicche e gli Incredibili disegnati in attività troppo pruriginose. Essendo poi alcuni di quei personaggi minorenni, per le autorità si configurerebbe un vero e proprio reato di pedopornografia.

La polizia è arrivata al computer dell’uomo nel 2008, in base ad una soffiata anonima sul materiale illegale: Milner oltretutto era già stato condannato nel 2003 a due anni di libertà vigilata per possesso di 59 foto di minorenni.

Si tratta, tuttavia, del secondo arresto in Australia con le medesime motivazioni: già nel 2008 tale Alan John McEwen era stato arrestato per la detenzione di alcune puntate di una versione molto particolare della famiglia gialla, in cui anche Bart e Lisa erano coinvolti in performance erotiche.

Tanto è bastato anche stavolta alla Corte Suprema australiana per condannare l’imputato per possesso di materiale raffigurante abusi sui minori: a Milner è toccato un anno di prigione e la registrazione come sex offender . Sentenza dura ma giustificata dal precedente.

La normativa australiana in materia di pedopornografia apparente è chiara: secondo il Codice Nazionale di Classificazione (che sancisce cosa costituisce o meno materiale proibito) afferma che tutto ciò che descrive o raffigura una persona che è, o sembra essere, un bambino sotto i 18 (che la persona sia impegnata in attività sessuale o meno) in un modo che possa offendere un adulto ragionevole, debba essere proibito.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
29 gen 2010
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