Roma – Si possono masterizzare i brani che da qualche ora è possibile acquistare a 0,99 euro l’uno dal nuovo sito dedicato di Messaggerie Musicali, che si candida ufficialmente al ruolo di primo distributore digitale italiano di “musica legale”.
La musica viene promossa dal sito MessaggerieDigitali.it dove l’azienda, da sempre punto di riferimento della distribuzione tradizionale, propone un catalogo di 80mila brani ai quali promette di aggiungerne rapidamente altri fino ad arrivare almeno a 600mila diverse canzoni tra cui scegliere.
Per distribuire la musica in accordo con i discografici, Messaggerie Musicali ha deciso di avvalersi delle tecnologie Microsoft Windows Media Series 9 . Dal sito è facilmente accessibile il download di Windows Media Player, che può essere utilizzato per riprodurre i brani sul proprio computer, masterizzarli oppure trasferirli ad un player digitale esterno. “La scelta di vendere musica digitale attraverso una piattaforma proprietaria – si legge in una nota – fa parte di una precisa strategia di posizionamento del megastore all?interno del mondo delle tecnologie e dei nuovi media”.
Il prezzo di 0,90 euro a brano viene considerato “promozionale” ed è compreso nella fase di lancio, durante la quale acquistare un intero album costerà 9,90 euro. Probabile, dunque, che alla fine di questo periodo i prezzi siano destinati ad essere ritoccati verso l’altro. Sul sito di Messaggerie Digitali è anche offerta una demo del servizio che dovrebbe rendere più facile comprendere il funzionamento del sistema di scelta dal catalogo e acquisto, peraltro piuttosto semplice.
Messaggerie Musicali nella sua nota ha spiegato di poter offrire, agli utenti del nuovo sito, musica che viene scelta sulla base delle informazioni e delle tendenze che arrivano dall’attività dei suoi megastore, comprensive di “classifiche di vendita, novità in uscita e monografie dedicate, che saranno il nucleo principale delle proposte commerciali all?interno dello store virtuale”.
Ma proprio ieri, mentre Messaggerie varava il suo servizio, è arrivata la zampata di Tiscali che propone il suo jukebox e già concorre sui prezzi. Di seguito i dettagli.
Il primo punto a favore del nuovo negozio digitale di musica varato da Tiscali, che da lungo tempo ha inserito il suo nome tra i player italiani della musica su internet, è il prezzo di lancio per ogni brano: 0,75 euro contro gli 0,99 di Messaggerie. Un prezzo che si ottiene, come descritto più sotto, solo se si sceglie una certa modalità di pagamento.
Al grido di “Tiscali libera la musica”, il provider sardo ha ieri messo in campo la nuova offerta del suo Tiscali Music Club, realizzata grazie alla partnership con OD2 , la società di Peter Gabriel che sta stringendo accordi fondamentali per la distribuzione legale in mezza Europa. OD2, infatti, si è assicurata un ampio catalogo musicale messo a disposizione da tutte le maggiori case discografiche.
Nel caso di Tiscali, al contrario di quanto avviene con Messaggerie, ad essere interessati alla nuova offerta sono contemporaneamente gli utenti italiani, francesi, tedeschi, spagnoli e inglesi e molto presto il tutto verrà messo a disposizione anche degli utenti del Benelux.
Il catalogo a disposizione è di 220mila brani prodotti da circa 2.500 artisti più o meno noti sulla scena nazionale e internazionale e una serie di eventi speciali, programmazione radiofonica, interviste e video.
Anche in questo caso, proprio come accade con Messaggerie, la piattaforma scelta da Tiscali per distribuire la musica è Microsoft Windows Media Player 9 Series . Oltre al singolo brano, per 9,40 euro si potranno comprare interi album che poi possono essere masterizzati su CD, pagando sia direttamente per ogni acquisto che usufruendo di modalità di “credito prepagato” acquistato preventivamente con sconti a seconda dei tagli (ad esempio acquistando un prepagato da 69,99 euro ed usufruendo quindi di un sconto pari al 25%, un brano da 0,99 cent costerà effettivamente all?utente 0,75 euro).
I pagamenti possono essere effettuati con carta di credito e, presto, anche attraverso la propria bolletta telefonica.
Mentre scriviamo, il servizio è irraggiungibile con i maggiori browser.