Dopo Hewlett-Packard , anche Dell si prepara a realizzare server con cuore ARM, specializzati nel tenere a bada i consumi energetici. Sulla carta la tecnologia appare pronta a contrastare l’architettura x86 nel campo dei datacenter, ma ARM deve ancora dimostrare il suo reale valore fuori dai confini mobile. L’iniziativa Dell servirà proprio ad accelerare le fasi di sviluppo e test.
L’idea ruota intorno ad una piattaforma che evidenzierà i benefici dei server basati su processore ARM e del computing basato sul cloud. La richiesta sta crescendo, e Dell consentirà agli sviluppatori interessati di mettere un primo piede in questo nuovo mercato.
I programmi dei server “Copper”, implementati nei Dell Solution Center, supporteranno creazione e verifica del software. L’accesso remoto all’ecosistema funzionerà su prenotazione e sarà riservato ad un numero ristretto di clienti. Nel prossimo futuro le porte del server ARM Dell verranno comunque aperte a tutti.
I system-on-a-chip (SoC) utilizzati per il progetto “Copper” sono i quad-core Marvell Armada XP da 1,6GHz di frequenza. Lo chassis del rack utilizzato da Dell può includere 48 nodi indipendenti per un totale di 192 core.
Tra i partner dell’operazione troviamo anche il Texas Advanced Computing Center (TACC) e la Canonical di Mark Shuttleworth. L’annuncio Dell incorona Ubuntu come “sistema perfetto per questa prima generazione di server ARM”.
Roberto Pulito