NuTonomy ha avviato il test dei suoi taxi “robotica” per le strade di Singapore, un progetto condotto su mandato delle autorità locali con l’obiettivo di mettere in circolazione una vera e propria flotta di veicoli completamente indipendenti da qui a due anni. Nata come spin-off di una ricerca del MIT, NuTonomy ha modificato due modelli automobilistici commerciali (Renault Zoe e Mitsubishi i-MiEV) installando una serie di sensori e tecnologie di guida autonoma aggiuntive. Una app mobile per prenotare la chiamata del taxi completa il puzzle.
Ovviamente, il tipo di guida autonoma attualmente offerta dai taxi di Singapore – che hanno l’autorizzazione di viaggiare all’interno di uno specifico distretto commerciale della città-stato – è di tipo 3, vale a dire assistita da un ingegnere NuTonomy sempre presente a bordo per raccogliere il feedback degli utenti o mettere le mani sul volante qualora se ne presentasse la necessità.
Una volta che il progetto pilota avrà raggiunto il suo obiettivo, cioè dimostrare la sicurezza e la praticità dei taxi autonomi sulle strade di Singapore, NuTonomy dovrebbe passare ai livelli successivi (livello 4 o 5) dove la guida assistita non sarà più necessaria. Per il momento il test del servizio di NuTonomy è partner esclusivo delle autorità cittadine per l’implementazione dei nuovi taxi automatici, con piani ambiziosi che prevedono l’entrata in funzione di 1.000 diverse autovetture in giro per Singapore entro il 2018.
Alfonso Maruccia