Un colpo di acceleratore senza precedenti alla velocità di download di chi sfrutta il client BitTorrent Azureus : è quanto promette il plugin Ono, in grado di sfruttare i dati sulla qualità della rete prodotti dai CDN ( Content Distribution Networks ).
Per superare chi si fregia di essere 50 volte più veloce di BitTorrent e chi vuole accelerare i download senza cambiare le carte (del protocollo) in tavola, l’idea di due ricercatori della McCormick School of Engineering parte da un concetto semplice: “trovare computer vicini (dal punto di vista della rete, ndR)”. “Il problema – spiegano Fabián E. Bustamante, docente di Ingegneria Elettrica e Informatica, e David Choffnes – è che Internet in sé non ha Google Maps. Ogni computer ha un indirizzo ma non vi dice se la macchina si trova vicina (a pochi hop di distanza, ndR) a voi”.
Come fare in modo, dunque, che il proprio client si rivolga per ottenere i flussi ai computer più vicini possibile? “Riutilizziamo le misure di qualità già messe in atto dai Content Distribution Networks (CDN), senza svolgere alcuna impegnativa misura di percorsi o alcun test in rete”, scrivono .
Ma funziona? “Sembra proprio di sì”, continuano i due ricercatori. “Misurando i risultati ottenuti da circa 100 mila dei partecipanti al test, abbiamo rilevato che i peer vengono individuati e scelti tra quelli con latenza di almeno due ordini di grandezza inferiore e con il 30 per cento di pacchetti persi in meno, rispetto alla scelta random effettuata dal client BitTorrent. Tali percorsi, essendo di alta qualità, portano a velocità sensibilmente superiori”.
Le cifre fanno ben sperare: il plugin Ono – così battezzato perché nelle Hawaii significa “delizioso” – offre circa il 31 per cento medio di incremento di velocità. Ove la banda della connessione di cui si dispone sia abbondante, si sono misurati incrementi fino al 207 per cento . Secondo quanto sostengono i ricercatori, ciò porterebbe ad un incremento dei rate medi dell’883 per cento : una cifra forse un tantino ottimistica – in quanto dipendente da troppi fattori – ma certamente rilevante.
Punto Informatico ha provato ad usare il plugin e, senza colpo ferire, pur impiegando una connessione con NAT e dietro firewall, è iniziato immediatamente un download, attestandosi subito a circa 200 KB/secondo e salendo vertiginosamente.
Va detto che si tratta di un plugin sperimentale : potrebbe dunque non essere stabile e provocare blocchi e malfunzionamenti . Chi volesse provarlo è bene si premunisca, facendo un prudente backup della propria configurazione prima di procedere. Ciò fatto, vale senz’altro la pena di concedergli un periodo di prova: il plugin è scaricabile da questo indirizzo e va installato nel client Azureus.
Marco Valerio Principato