Meno di un anno fa, Sam Altman è intervenuto sul delicato tema inerente all’impatto dell’IA sulle elezioni e sul processo democratico, condividendo i propri timori e invocando l’introduzione di regole utili a mitigare il potenziale impatto negativo degli algoritmi. Oggi, l’organizzazione che controlla, OpenAI, è il player più importante del settore, nonché la prima realtà chiamata ad attuare contromisure efficaci per prevenire abusi legati alle campagne di disinformazione.
L’approccio di OpenAI alle elezioni USA 2024
Il primo step in questa direzione si registra oggi, con la pubblicazione di un post sul blog ufficiale in cui è messa nero su bianco l’intenzione di lavorare affinché strumenti come ChatGPT o i modelli DALL·E non siano impiegati per creare e diffondere notizie false o deepfake, con l’obiettivo di ingannare e/o influenzare l’opinione pubblica. Queste le contromisure attuate, anche per evitare che il proprio business possa risentirne.
- Per il momento non è possibile realizzare applicazioni destinate ad attività di lobbying o alle campagne elettorali;
- non è consentito creare chatbot che impersonino candidati o istituzioni;
- sono vietate le applicazioni pensate per rappresentare in modo ingannevole il processo elettorale o per scoraggiare la partecipazione al voto;
- gli utenti possono segnalare potenziali violazioni individuate nei GPTs distribuiti attraverso il nuovo GPT Store.
Ancora, OpenAI ribadisce di aver già avviato i lavori che, entro i prossimi mesi, porteranno all’implementazione del protocollo C2PA (Coalition for Content Provenance and Authenticity) utile a identificare la natura fittizia delle immagini generate dall’intelligenza artificiale sfruttando il modello DALL·E 3. È poi in fase di test, presso un gruppo selezionato di giornalisti, piattaforme e ricercatori, uno strumento di analisi utile per riconoscere i contenuti grafici creati dall’IA, anche in seguito a modifiche.
Sul fronte ChatGPT, l’inclusione di risultati aggiornati in tempo reale e di link verso le fonti delle informazioni, dovrebbe contribuire a migliorare il servizio in termini di trasparenza.
Infine, attraverso la collaborazione con NASS (National Association of Secretaries of State), OpenAI direzionerà gli utenti verso il portale CanIVote.org dove potranno trovare tutto ciò di cui hanno bisogno per partecipare al voto.