Il rapporto tra intelligenza artificiale e creatività è ancora in discussione e anche Google sta cercando di dare delle risposte definitive al dilemma: fino a che punto si può spingere l’IA, e quali sono i limiti da non superare per proteggere gli esseri umani? Mentre da Mountain View arrivano novità IA per Google Chrome su iOS, la stessa Grande G ha pubblicato un post sul blog The Keyword nel quale cerca di inquadrare le opportunità creative dell’intelligenza artificiale che, anziché rimpiazzare la mente umana, dovrebbe liberarla e renderla più potente, scoprendo nuove forme di espressione.
Google sul rapporto tra IA e creatività
A parlarne è stato il Senior Vice President della divisione Ricerca, Tecnologia & Società di Google, James Manyika, durante il Cannes Lions Festival. In tale ambiente, egli ha parlato della storia della creatività, ovvero di come la curiosità e le necessità abbiano spinto gli esseri umani oltre i confini di ciò che è possibile. Ove qualcuno immagina ci sono sempre scoperte e innovazioni, e ciò vale anche per l’arte.
Manyika ha affermato, quasi romanticamente, che nello status quo raramente è possibile catturare ciò che ci ispira. Servono nuovi mezzi, metodi, soggetti o stimoli affinché la nostra creatività raggiunga livelli precedentemente inimmaginabili. La tecnologia, a volte, può essere quella musa ispiratrice.
Google, pertanto, percepisce questo potenziale dell’intelligenza artificiale. Può essere uno strumento ottimo per alimentare la produttività e liberare l’immaginazione, abilitando la creatività umana e non sostituendola. La Grande G a oggi offre strumenti come StyleDrop e DreamBooth per la generazione di selfie e loghi, ma si tratta solo di alcune demo che sperimentano le capacità degli strumenti IA di ultima generazione.
Fino a che punto si può spingere il settore? Secondo Manyika, è imperativo adottare un approccio responsabile all’IA e costruire responsabilmente tali strumenti coinvolgendo ricercatori, scienziati sociali, esperti del settore, governi e persone comuni. Non bisogna muoversi in fretta, bensì sfruttare la tecnologia emergente e svilupparla, affrontando le nuove sfide dinanzi a noi una alla volta.
Le persone creative prosperano in tempi di cambiamento, ma bisogna avanzare con cautela.