IA: Garante Privacy chiede modifiche al ddl italiano

IA: Garante Privacy chiede modifiche al ddl italiano

Il Garante della privacy ha chiesto di apportare diverse modifiche e integrazioni al testo del disegno di legge italiano sull'intelligenza artificiale.
IA: Garante Privacy chiede modifiche al ddl italiano
Il Garante della privacy ha chiesto di apportare diverse modifiche e integrazioni al testo del disegno di legge italiano sull'intelligenza artificiale.

Dopo aver esaminato il disegno di legge sull’intelligenza artificiale, approvato dal Consiglio dei Ministri a fine aprile, il Garante per la protezione dei dati personali ha elencato una serie di modifiche da apportare al testo per garantire maggiormente la privacy dei cittadini e rispettare le disposizioni dell’AI Act.

Modifiche e integrazioni necessarie

Il disegno di legge disciplina ricerca, sperimentazione, sviluppo, adozione e applicazione dei sistemi e modelli di intelligenza artificiale in diversi settori, tra cui sanità, giustizia, lavoro e professioni, pubblica amministrazione, sicurezza e difesa nazionale. Il Garante della privacy ha chiesto una serie di modifiche e integrazioni per garantire una maggiore tutela dei dati personali dei cittadini.

Innanzitutto si dovrebbero eliminare i commi 2 e 3 dell’art. 4, aggiungendo un nuovo articolo per precisare che i trattamenti di dati personali effettuati attraverso i sistemi di intelligenza artificiale devono rispettare la normativa sulla privacy nazionale ed europea. Il comma 4 deve essere perfezionato, specificando l’obbligo di adottare adeguate misure per la verifica dell’età che impediscano l’accesso alle tecnologie di IA ai minori di 14 anni.

L’art. 7 deve essere modificato per indicare limitazioni all’utilizzo dei dati (conservazione, divieto di trasmissione, trasferimento o comunicazione) e la preferenza per l’uso di dati sintetici o anonimi da parte dei sistemi di IA ad alto rischio in ambito sanitario. Simili integrazioni devono essere effettuate per l’art. 8 che riguarda ricerca e sperimentazione scientifica.

Nonostante il suggerimento del Garante, il governo ha scelto Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) e Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) come autorità che avranno il compito di garantire l’applicazione della normativa nazionale e dell’Unione europea in materia.

Il Garante chiede di essere indicata come autorità competente per i sistemi di IA ad alto rischio, utilizzati ad esempio dalle forze dell’ordine e per identificazione biometrica remota, riconoscimento delle emozioni, gestione delle frontiere, amministrazione della giustizia e processi democratici.

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Pubblicato il
11 ago 2024
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